Stabilità del mercato immobiliare e tempi medi di vendita elevati. Necessaria una riflessione sui prezzi?

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In base ai dati raccolti nei primi 9 mesi del 2007 (dal 1/1/07 al 30/09/07) dal Centro Studi Toscano, divisione specializzata in analisi ed indagini di mercato, il mercato immobiliare è entrato in una fase di rallentamento. Il numero complessivo delle compravendite effettuate evidenzia comunqueun incremento del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, confermando un mercato con performance positive nel complesso. Il mercato residenziale, dal canto suo, registra una stabilità dei prezzi. Nel contempo si assiste ad un ulteriore aumento dei tempi medi di vendita (oltre 6 mesi rispetto a poco più di 4 mesi nell’anno precedente), che consolida la fase di riflessione dei prezzi di mercato.

IL MERCATO RESIDENZIALE

Considerati i grandi centri urbani, sul versante dei prezzi l’andamento del mercato residenziale è stabile. Come già riscontrato nel semestre precedente si consolida, quindi, la stabilità complessiva, in primis nei grandi centri urbani del mezzogiorno, Bari, Cagliari e Palermo. Conseguentemente anche nel resto della la penisola. Ciò è vero per i grandi capoluoghi, in particolar modo Roma, dove i prezzi mantengono le quotazioni del semestre precedente senza che nessun segnale indichi un eventuale calo dei prezzi. Viceversa, in alcune città, quali Firenze e Cagliari, inizia a essere rilevata una modesta flessione dei prezzi delle zone semicentrali e periferiche.
Nel contempo i tempi medi di vendita si sono estesi ulteriormente dall’inizio dell’anno: mentre a gennaio erano sufficienti mediamente 4 mesi per vendere un immobile, a giugno si sale a 5 mesi. Al 30 settembre, il tempo medio di vendita si è alzato a oltre 6 mesi. In questo contesto generale, vi sono alcune città con tempi medi di vendita più elevati rispetto alla media nazionale, tra le quali Milano, Bologna e Cagliari, dove un immobile rimane sul mercato circa 8 mesi prima di essere venduto.
Tempi medi di vendita così ampi potrebbero costituire il preludio di una lieve diminuzione dei prezzi, che conferirebbe fluidità al mercato.
Laddove i tempi medi di vendita evidenziano un mercato dinamico, come nelle città di Napoli, Torino, Roma e Genova, stimiamo invece un livello dei prezzi di vendita pari all’attuale.
Nell’attuale fase di riflessione del mercato non crediamo che ci sia lo spazio per una vera e propria crisi del mercato immobiliare: non rileviamo infatti alcun ribasso vertiginoso. I dati relativi alle quantità di immobili venduti nel periodo considerato supportano la nostra tesi, in quanto le quantità rimangono positive rispetto all’anno precedente, confermando la solidità del mercato immobiliare.

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