La Provincia di Torino considera una priorità la lotta alle “pattumiere a cielo aperto”, cioè le numerose discariche abusive che deturpano il paesaggio, inquinano e danneggiano l’attività degli impianti di smaltimento autorizzati inficiando i risultati ottenuti con la raccolta differenziata. Questa mattina il presidente della Provincia Antonio Saitta con agli assessori Angela Massaglia e Walter Giuliano ha chiesto alle 345 GEV (guardie ecologiche volontarie) di concentrare le forze nella vigilanza contro l’abbandono dei rifiuti. “Abbiamo però fatto un altro passo in questa direzione – spiega Saitta – perché abbiamo stanziato oltre 2 milioni di euro per migliorare anche le strutture che accolgono i rifiuti; la Provincia di Torino finanzia con un bando i Consorzi di bacino e i Comuni che realizzeranno nuovi “ecocentri” o potenzieranno quelli esistenti con gli spazi adatti a smaltire proprio quei materiali che più frequentemente vengono abbandonati: inerti, pneumatici, ma anche apparecchiature elettriche ed elettroniche. A partire dai prossimi giorni, dunque, le Gev attualmente in servizio (50 nel Canavese, 41 in Val di Lanzo, 107 nel pinerolese, 27 in Val di Susa, 120 nel torinese) “daranno la caccia” a chi abbandona i rifiuti per strada e nei campi. Nel 2007 le sanzioni erogate per abbandono illecito di rifiuti sono state 50, ma sono state in tutto 194 le sanzioni emesse per violazione della legge sull’ambiente e sulla gestione dei rifiuti. Battute solo da quelle erogate ai fuoristrada (318) che si avventurano su percorsi non autorizzati.

Nel 2008, le sanzioni per abbandono di rifiuti sono state 34, ma il numero è sicuramente destinato a crescere nei prossimi mesi: “Presenteremo fra qualche mese un bilancio sui controlli” ha promesso Saitta “le Gev hanno una grande conoscenza del territorio, possono dedicarsi a un controllo capillare. In questo modo daremo una mano alle forze dell’ordine, già gravate da molti altri compiti”. E le multe, per chi abbandona i rifiuti, possono essere molto salate: si va da un minimo di 50 euro fino ad arrivare a un massimo di 3200. “Tuttavia il nostro intento non è quello di perseguire una politica della raccolta differenziata attraverso la sistematica ‘punizione’ dei cittadini” ha precisato il Presidente della Provincia “Per questo in parallelo puntiamo a lavorare con gli enti territoriali per migliorare in modo sostanziale la facilità e la qualità della raccolta differenziata, rendendo più funzionali e accessibili i Centri di raccolta”. In dettaglio le Gev si muoveranno sul territorio per localizzare gli eventuali siti abusivi dove si verificano gli illeciti abbandoni di rifiuti, con l’accertamento della loro tipologia e, quando possibile, della loro provenienza, con la contestazione ai responsabili e la segnalazione ai comuni per la bonifica dei siti. Il programma si dovrà concludere entro un paio di mesi e per il coordinamento delle azioni verrà costituita una apposita sala operativa attivata in Provincia che avrà il compito di raccogliere le segnalazioni dei cittadini (per via telefonica o attraverso internet), sulla presenza di rifiuti abbandonati. Le Guardie lavoreranno in collaborazione con le forze di polizia nazionali e locali, le associazioni ambientaliste e agli altri servizi provinciali competenti per materia.

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