In uno scenario dominato dall’incertezza, le imprese stimano, per il 2008, una flessione degli investimenti in costruzioni mediamente pari al -1,1% in termini reali (attestando il valore sui 155.281 milioni di euro), a fronte di una previsione di modesto aumento formulata nell’Osservatorio congiunturale del maggio scorso (+0,6%), stima, questa, che interrompe il trend positivo del settore edile dopo nove anni consecutivi di crescita. La riduzione dei livelli produttivi evidenziata dal preconsuntivo 2008 sembra imputabile, secondo il terzo rapporto Nomisma su mercato immobiliare, principalmente alla flessione dell’edilizia residenziale di nuova edificazione (-2,8% in termini reali a fronte di un incremento pari a 0,8 punti percentuali riscontrato nel 2007) ed alle perduranti difficoltà che, da anni, connotano il comparto delle opere pubbliche (-3,7%).
Lievi rafforzamenti invece, secondo Nomisma, vengono stimati per gli interventi di manutenzione del patrimonio abitativo e per i fabbricati destinati ad attività economiche, con tassi di crescita che, una volta depurati dalle dinamiche inflative di settore, si attestano rispettivamente sul +0,7% e +0,5 per cento.

(a cura di A.C.)

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