Riforma mediazione creditizia e credito al consumo

Righi (Fiaip): ”La Mediazione di qualità in Italia si potrà avere con agenti immobiliari e mediatori creditizi”

Sarà possibile per gli agenti segnalare mutui e prestiti personali finalizzati alle vendite immobiliari senza diventare obbligatoriamente mediatori creditizi.

È questa la posizione auspicata da molti partecipanti al Convegno ”La Legge 88 / 2009 e la riforma della professione”, organizzato da Fiaip a Roma presso il Tempio di Adriano, in cui si sono confrontati per la prima volta Abi, istituti di credito, operatori e consumatori e che ha visto l’ affollata partecipazione di operatori del settore finanziario, oltre la presenza del Sottosegretario all’Economia e alle Finanze Alberto Giorgetti.

Il contenuto delle bozze dei decreti desta numerose preoccupazioni per le ripercussioni sul mercato del credito, e sull’ attività dei mediatori creditizi e degli agenti immobiliari. Per Fiaip cancellare la possibilità per gli agenti immobiliari di proporre mutui finalizzati alla vendita di immobili è un assurdo legislativo.

”La Fiaip, ha di recente dato vita ad un nuovo modello di concertazione tra consumatori e imprese immobiliari e creditizie, ha sottolineato Paolo Righi, presidente nazionale Fiaip, e già da tempo auspica una riforma trasparente per il settore della mediazione creditizia per dare maggiore professionalità agli operatori. Abbiamo constatato come oggi c’ è una finalità di intenti condivisa tra Abi, consumatori ed istituti di credito per rilanciare una riforma che abbia un valore reale per il mercato. La segnalazione di mutui e di prestiti personali  finalizzati alle vendite immobiliari fatta da agenti immobiliari viene a cessare, secondo quanto scritto in una prima bozza di riforma.  Per Fiaip  e molte associazioni del settore si tratta di un assurdo legislativo”. 

Fiaip,  pur apprezzando  le modalità, e l’ iter di consultazione pubblica voluto dal Ministero dell’ Economia e Finanze, ritiene necessario che trasparenza, controllo e professionalità possano favorire il mercato immobiliare e i consumatori ed a maggior ragione ritiene che gli agenti immobiliari possano svolgere l’ attività di segnalazione dei mutui e proporli alla clientela e a chi vuole acquistare un immobile.

Fiaip ritiene che la formazione possa essere la discriminante futura del mercato dell’ intermediazione,  ed auspica come la professione del mediatore creditizio possa un domani essere svolta anche da chi opera in forma di società di persona”.

”Sono inoltre molti i punti controversi,  così come sostenuto da Samuele Lupidìì, Vicepresidente nazionale Fiaip Mediazione Creditizia, che  intervenendo al convegno ha auspicato come il Ministero possa rendere il progetto di riforma più  funzionale alle reali esigenze dei mediatori creditizi’‘.  

Le questioni controverse ha sottolineato Lupidìì sono: ”i requisiti patrimoniali, la necessità di costituire società a responsabilità limitata o per azioni per condurre l’ attività di mediazione, oltre alla presenza solo per i vertici aziendali di requisiti di professionalità che non sono previsti invece per il singolo operatore, chiamato ad avere altresì contatti con il cliente.

Inoltre l’ indipendenza delle società di mediazione dal sistema bancario rimane ancora un punto controverso per Fiaip, così come tra i requisiti richiesti manca il superamento di una prova valutativa, di estrema importanza per qualificare la professione di mediatore creditizio”.

La Fiaip, che rappresenta quasi 4000 mediatori creditizi in Italia,  da molto tempo auspica la riforma del settore della mediazione del credito per migliorare lo status legislativo con i nuovi requisiti per l’ accesso alla professione, la polizza di responsabilità professionale, una strutturazione adeguata per lo svolgimento della professione e una formazione continuativa.

Per il Sottosegretario all’ Economia e alle Finanze Alberto Giorgetti intervenuto al convegno al Tempio di Adriano: ”L’ integrità e la trasparenza sono i due requisiti principe per lo sviluppo della riforma del credito al consumo, e la sfida che sta attorno allo schema di decreto per il Ministero è quella di condividerla con più interlocutori possibili. La tutela dei consumatori, così come quella dei mediatori creditizi possono lasciar intravedere, ed immaginare, una professione che dia nei prossimi anni maggiori garanzia a tutti i cittadini nel settore immobiliare e creditizio”.

Massimo Roccia dell’ Abi ha sottolineato invece come: “Servono regole di comportamento precise che possano ovviare a comportamenti ambigui degli operatori. Sono necessari pertanto requisiti più stringenti per il mercato, e sanzioni per chi viola la legge. Sarà Banca d’ Italia a vigilare sul controllo e consentire anche agli agenti di collocare prodotti sul mercato”.

Su  molte criticità evidenziate dai relatori si è soffermato anche il Vicepresidente della Commissione Finanze di Montecitorio Cosimo Ventucci, che ha ricordato la presentazione a sua firma di una proposta di legge in materia, confermando il proprio impegno per migliorare i provvedimenti governativi durante il loro passaggio parlamentare.

Giuseppe Maresca, direttore generale della Divisione antiriciclaggio del Ministero dell’ Economia e delle Finanze, ha poi infine replicato alle varie osservazioni facendo presente che l’ iter di approvazione definitivo dei decreti legislativi dovrebbe concludersi per la fine dell’ anno o al massimo all’inizio del 2011.

”La priorità del ministero nell’ elaborazione degli schemi, ha continuato Maresca, è quella di garantire l’ integrità del settore creditizio riducendo al massimo la sua permeabilità da parte della criminalità organizzata, la diffusione di pratiche ”predatorie” e di cattivi comportamenti nei confronti dei consumatori”. Il ministero si è inoltre detto disponibile a un confronto aperto con tutte le parti sociali e le associazioni di categoria.

Fonte: Ufficio Stampa Fiaip

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