Da Confedilizia risposte a problemi di affitti e condominio

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Da Confedilizia risposte a problemi di affitti e condominio

La rubrica fornisce risposta solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti né a carattere personale né relativi a questioni già pendenti innanzi all’Autorità Giudiziaria

I quesiti vanno inoltrati alla Confedilizia tramite le oltre 200 Associazioni territoriali aderenti alla stessa e presso le quali è possibile attingere anche ogni ulteriore informazione. Per gli indirizzi delle Associazioni consultare i siti www.confedilizia.it/www.confedilizia.eu oppure telefonare al numero 06.67.93.489

INSUFFICIENTE EROGAZIONE DEL CALORE
Si domanda se un condomino possa rifiutarsi di pagare le spese di riscaldamento nel caso in cui l’impianto centralizzato non eroghi sufficiente calore alla sua abitazione.

No, non può rifiutarsi di pagare le spese di riscaldamento, ma può chiedere all’autorità giudiziaria il risarcimento degli eventuali danni subiti in relazione, ”da un lato, ai contributi pagati – a questo scopo – al condominio e, da un altro lato, alle spese affrontate per supplire – con propri mezzi – alla carente erogazione del servizio centralizzato” (Cass. sent. n. 12596 del 28.8.’02).

DISDETTA E LOCAZIONE ALBERGHIERA
Si domanda se, per un contratto di locazione 9+9 ad uso alberghiero, la disdetta comunicata per il 18° anno vada motivata.

L’art. 28 della legge 392/’78 prevede la necessità della disdetta motivata solo alla prima e non anche alla seconda scadenza contrattuale. La risposta al quesito, pertanto, è negativa.

PORTONE D’INGRESSO E PARTECIPAZIONE ALLA SPESA
In un edificio condominiale è necessario ristrutturare il portone d’ingresso. Si domanda se, nel silenzio del problemi di affitti e condominio, anche i proprietari dei negozi aventi accesso diretto dalla strada siano tenuti a concorrere alla spesa.

La risposta è positiva essendo il portone di ingresso – secondo la giurisprudenza – un elemento necessario ”per la configurazione del fabbricato” (in tal senso, Corte App. Milano sent. n. 1219 del 3.7.’92).

RISOLUZIONE DELLA LOCAZIONE E IMPOSTA DI REGISTRO
Si domanda a quanto ammonti l’imposta di registro dovuta per la risoluzione di un contratto di locazione.

L’importo – da versare con apposito modello F23 e indicando il codice tributo 113T – è di 67 euro.

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