Mercato sempre più competitivo e sostenibile, maggiore sicurezza energetica nazionale, 40.000 posti di lavoro ed almeno 15 GW di potenza installata nel 2015.

Il presidente Valerio Natalizia ha presentato all’industria fotovoltaica italiana, durante la conferenza CIS-IT 2011 di Roma, le stime di Gifi-Anie, sulle previsioni di andamento del mercato al 2015, chiedendo alle istituzioni la necessità di garantire un adeguato supporto all’industria fotovoltaica lungo tutta la filiera per garantire anche una maggiore sicurezza energetica nazionale.

Il mercato fotovoltaico italiano continuerà a crescere in modo sostenibile anche negli anni futuri – dichiara Valerio Natalizia – contribuendo in modo sostanziale alla ripresa economica del nostro Paese, rendendolo più indipendente dalle importazioni di energia, incrementando il numero degli occupati in tutta la filiera, portando ad un sostanziale bilancio tra oneri e benefici per il sistema Paese.

I dati GSE per la potenza cumulata a fine 2010 parlano di circa 3 GW, nel 2011 la crescita stimata sarà di circa 5 GW per effetto del Decreto Salva Alcoa per poi continuare negli anni successivi con livelli di installazione in linea con l’andamento degli ultimi due anni.

Le nostre stime – continua Natalizia – si basano su condizioni legislative, normative e tecnologiche che dovranno essere garantite: adeguati incentivi ad ogni segmento di mercato fino alla piena competitività; omogeneità sul territorio delle procedure autorizzative; adeguata politica di sviluppo delle infrastrutture elettriche di trasmissione e distribuzione e delle smart-grid; priorità di dispacciamento dell’energia fotovoltaica in rete; certificazione e formazione degli installatori.

A tale scopo il nuovo Comitato Direttivo Gifi-Anie, ha definito e pubblicato le Linee Guida Programmatiche, un documento che farà da timone alle prossime azioni della compagine associativa.

Il nostro scopo – conclude Natalizia – è quello di coinvolgere tutti gli attori interessati al fotovoltaico in un processo di dialogo che porti alla definizione del percorso comune verso la stabilità del mercato e l’indipendenza dagli incentivi pubblici permettendo all’industria nazionale di cogliere le opportunità di mercato che si aprono a livello mondiale a partire dal bacino del Mediterraneo.

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