Italia Nostra, coste svendute e incentivi alla cementificazione: un falso sviluppo ai danni dei beni comuni degli italiani

di Redazione Commenta

Italia Nostra Onlus esprime la propria dura critica al Decreto Legge sullo Sviluppo appena approvato dal Governo e alla ulteriore ed insensata cementificazione delle nostre città e delle nostre coste al di fuori di regole, criteri di pianificazione e in assoluto spregio del bene comune.

In particolare, Italia Nostra manifesta profonda preoccupazione per la totale deregolamentazione in materia edilizia, attuata introducendo lo strumento del silenzio assenso per ogni ipotesi di nuova costruzione e di edificazione già sottoposta al regime del permesso di costruire, sostituendo alla DIA la SCIA, tipizzando lo schema contrattuale della ”cessione di cubatura” e prevedendo misure di premialità volumetrica del 20% e del 10% in caso di interventi di ricostruzione anche con modifiche di sagoma, modificazioni di destinazioni d’uso, delocalizzazione delle volumetrie in aree differenti.

Censurabile è altresì la prevista privatizzazione delle spiagge italiane, attraverso l’introduzione del diritto di superficie per 90 anni, con conseguente diritto di edificazione nelle aree inedificate. Un furto agli italiani, privati di un loro pubblico bene. L’ennesimo regalo di questo governo agli speculatori, che faranno delle nostre coste il loro business.

La ripresa economica del Paese è possibile solo a condizione di abbandonare anacronistiche e devastanti politiche di consumo del territorio: contro la crisi l’unica soluzione praticabile è quella che passa, superandola, da un’economia basata sul mattone ed approda ad una seria economia dell’ambiente, della conoscenza e dei beni immateriali.

Alessandra Mottola Molfino
(Presidente Italia Nostra Onlus)   
www.italianostra.org

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