Casa e finanziamenti, dinamica più sostenuta in Italia per l’accesso delle famiglie al mutuo

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In lenta risalita la possibilità per le famiglie di accedere al mutuo per l’acquisto di un’abitazione
Il rapporto mensile dell’Abi evidenzia che a marzo 2011 il tasso di crescita dei finanziamenti è stato pari al +8,7%. In dettaglio, i finanziamenti alle famiglie hanno manifestato un incremento del +4,7% nella media Area Euro, del +0,5% in Germania, del +6,2% in Francia e del -0,5% in Spagna.

Il processo è stato trainato principalmente dai mutui per l’acquisto di abitazioni, il cui tasso annuo di crescita in Italia è risultato, a marzo 2011, pari al +8,8% e superiore a quanto registrato nella media Area Euro: +5%. Il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – è risultato pari al 3,05% (2,99% a marzo 2011).
Secondo l’Agenzia del Territorio la possibilità per le famiglie di accedere all’acquisto di un’abitazione sembra in lenta risalita ma la quota di famiglie che dispone di un reddito sufficiente a coprire almeno il 30% del costo annuo, reale e finanziario, della casa è sceso dal 62% del 2004 al 51% di fine 2010 (13 milioni di famiglie circa, dopo aver toccato il minimo nel 2008 quando la quota di famiglie in grado di acquistare una casa di medie dimensioni era intorno al 46%).
Tale miglioramento nel 2010 è dovuto essenzialmente alla riduzione del costo del credito, mentre il prezzo delle case avrebbe giocato ancora a sfavore; i migliori tassi d’interesse (scesi mediamente dell’1% circa nel 2010), hanno comportato, infatti, il maggior ricorso all’utilizzo dei mutui ipotecari per l’acquisto di un’abitazione da parte delle famiglie e, nel 2010, sono aumentati del 9,4% circa, con un incremento del capitale erogato complessivamente del 15%.
Mutui.it ha analizzato i preventivi di mutuo per l’acquisto di prima casa compilati sul sito negli ultimi mesi, scoprendo che l’11,04% di questi arriva da cittadini di nazionalità straniera. L’immigrato che vuole comprare la sua prima casa in Italia richiede, in media, 132.000 euro (pari all’80% del valore dell’immobile da acquistare), nel 54% dei casi preferisce il tasso variabile, intende impegnarsi con la banca finanziatrice per 25 anni e, al momento della richiesta del mutuo, ha 35 anni.
Se confrontati con i valori medi italiani delle richieste di finanziamento per l’acquisto della prima casa, questi dati evidenziano l’interesse dei cittadini stranieri per immobili di valore inferiore rispetto alla media (165.000 contro 200.000 euro), e il bisogno di un finanziamento maggiore (mediamente si vuole finanziare il 75% del costo totale dell’immobile). A quanto pare, pur di comprare casa gli immigrati accettano immobili più periferici, o in condizioni peggiori, e di impegnarsi in mutui più importanti.

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