Richiesta Uncsaal: estendere il bonus fiscale ai soggetti pubblici non assoggettati all’Ires.
L’Associazione chiede al Governo di estendere le detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici anche ai beni strumentali e ai soggetti pubblici non assoggettati all’Ires. Secondo Uncsaal (Unione nazionale costruttori serramenti alluminio acciaio e leghe) questa è la misura per favorire l’incremento degli investimenti nel recupero nel patrimonio immobiliare non residenziale, pubblico e privato.

L’Associazione fa notare che questa misura manca nella bozza del Decreto Sviluppo attualmente all’esame del Governo, della quale aveva già criticato la penalizzazione che prevederebbe delle condizioni per accedere alla detrazione 55% per i serramenti.
Offrire l’opportunità di riqualificare energeticamente il patrimonio immobiliare detenuto dai grandi gestori finanziari e industriali potrebbe rappresentare un circuito virtuoso per riqualificare energeticamente una parte significativa di patrimonio immobiliare italiano (appartamenti ad uso residenziale e terziario) e per produrne una rivalutazione del valore generando un maggior gettito per l’erario.
Uncsaal fa notare che “se stimiamo che l’intero valore degli investimenti in recupero del patrimonio non residenziale privato valgano 17 miliardi di euro, una estensione delle detrazioni fiscali ai beni strumentali potrebbe produrre un incremento del 40-50% di tali investimenti, dando ossigeno alla ripresa del mercato in questo settore”.
Inoltre, fa notare ancora l’Associazione, “se il Legislatore individuasse forme utili ad estendere gli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici anche ai soggetti pubblici non assoggettati all’Ires, prevedendo, per esempio, che gli importi da detrarre siano scalati dalle utenze energetiche, si può ipotizzare un incremento del 30% del valore degli investimenti nel non residenziale pubblico attualmente stimato in 5 miliardi di euro”.
Uncsaal mostra perplessità in merito ad un’altra ipotesi contenuta nella bozza del decreto per la crescita, sempre riguardo alle modifiche alla detrazione 55%: quella di introdurre l’obbligo di installare sistemi di termoregolazione oltre al cambio degli infissi.
Quest’obbligo, sottolinea l’Uncsaal, comporterebbe un ulteriore aggravio dei costi e problematiche all’interno dei condomini, dove gli interventi devono essere condivisi dall’assemblea condominiale all’unanimità.
Quindi, un singolo condomino può decidere di cambiare in maniera autonoma le finestre e non può essere condizionato dall’approvazione dell’assemblea condominiale sulla valvole termostatiche. In sintesi, per cambiare le finestre ed usufruire del 55% il consumatore dovrebbe chiamare il serramentista e l’idraulico. Molto problematico.

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