Studenti universitari: quanto costa studiare fuori sede?

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In base ai dati raccolti dal Centro Studi Toscano, divisione del Gruppo Toscano Spa,sul totale delle compravendite immobiliari effettuate dall’inizio dell’anno al 31 luglio 2007, la percentuale di coloro che acquistano un immobile per investimento è pari al 14% del totale.
Oltre il 50% di suddetti investimenti è finalizzato all’affitto a studenti universitari.

Da questa tendenza nazionale, gli studenti universitari fuori sede si trovano a fronteggiare una situazione differenziata, che sul fronte dei prezzi rende poco significativo fornire sintesi a livello nazionale. Il dato infatti varia in funzione del costo della vita, tipicamente più elevato nelle città del Centro – Nord.

Analizzando le tipologie ricercate (stanze / posti letto), emergono considerazioni qualitative omogenee per tutte le città universitarie da parte degli operatori del Gruppo Toscano. Soprattutto nei piccoli centri viene prediletto il centro storico, dove gli immobili sono tipicamente da ristrutturare e senza ascensore, le cui condizioni sono spesso modeste. Quest’ultima caratteristica sembra essere il comune denominatore delle abitazioni studentesche di tutta Italia, che in taluni casi possono essere molto mediocri.

LA CLASSIFICA DELLE CITTÀ PIÙ COSTOSE
Le città più care risultano Milano e Roma. Una stanza per studenti nella capitale va da un prezzo medio minimo di 310 euro a 480 euro, mentre a Milano da un minimo di 325 euro a 550 euro. Rileviamo una maggiore varianza dei prezzi a Roma, in particolar modo dei valori massimi, laddove a Milano si evidenziano livelli medi di prezzo più elevati, che rendono poco accessibile la città agli studenti. Seguono poi Firenze e Bologna, con un livello di prezzo medio rispettivamente di 335 e 312 euro a stanza. Considerando però anche il costo per un posto letto, Firenze scivola ai livelli intermedi della classifica, lasciando il gradino più basso del podio a Bologna. Nel capoluogo emiliano il costo medio di un posto letto è paragonabile ai prezzi in uso a Milano e Roma, con un differenziale rilevante rispetto a tutte le altre città universitarie considerate.
La città del Meridione che risulta più vivace è Catania, seguita da Salerno e Messina, Cagliari e Palermo, dove per una stanza si spendono in media 200 euro nella prima e 175 a Palermo . A Catania le quotazioni per una stanza arrivano a 500€, mentre a Palermo si arriva al massimo a 400€.
Le città infine con costi di affitto minori risultano Napoli e Bari, dove per una stanza si pagano da 138 a 188 euro nella prima e tra i 110 e 190 euro a Bari.

MILANO E ROMA: LE ZONE UNIVERSITARIE
Il primato delle zone più care va a pari merito a Milano e Roma, che vantano in Italia i maggiori atenei pubblici e privati. Proprio in prossimità degli atenei privati si rilevano prezzi particolarmente proibitivi, come a renderli ancora più esclusivi .
Non a caso il primato spetta alla zona Navigli di Milano, da dove è possibile raggiungere agevolmente lo IULM, la Bocconi e l’Università Cattolica. Per l’affitto di una stanza singola si arrivano a spendere anche 700 euro al mese. In questo caso però, oltre alla posizione, sono messi a disposizione tutti i confort, tra cui aria condizionata e connessione a banda larga , a cui evidentemente qualche studente non può rinunciare.

A Roma si evidenzia una situazione molto simile nei pressi della LUISS (quindi zona Trieste – Nomentana – Bologna) In questo caso le punte massime sono leggermente più contenute, arrivando a sfiorare i 650 euro per una camera singola e 400 per un posto letto in una doppia.

Un po’ più moderati i prezzi nelle altre zone, che in media vengono calmeriati dal bacino di Tor Vergata.
Non mancano però eccezioni: a San Lorenzo e piazza Bologna rileviamo le quotazioni massime, con 650-600€/mese per l’affitto di una stanza e 400€/mese per un posto letto.

Fonte: Gruppo Toscano

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