Coordinamento Politiche Abitative di Confservizi Emilia Romagna: ”Nessun alloggio in svendita nè affitti irrisori”

di Redazione Commenta

Il Coordinamento Politiche Abitative interviene nel dibattito in corso da qualche settimana sulla vendita del patrimonio Erp e sui canoni troppo bassi, tracciando il quadro della situazione regionale. In Emilia – Romagna gli alloggi dell’Erp non sono in svendita e la trasformazione degli ex – Iacp in Acer (avvenuta nel 2001 con legge regionale) ha comportato un forte miglioramento della gestione con consigli d’amministrazione a tre componenti e bilanci tutt’altro che in rosso. Il Coordinamento Politiche Abitative di Confservizi Emilia – Romagna interviene con la seguente dichiarazione nel dibattito apparso sulla stampa nelle ultime settimane relativo alla vendita del patrimonio Erp e ai canoni di locazione.

“Le Acer dell’Emilia – Romagna gestiscono con particolare attenzione i patrimoni di proprietà dei Comuni destinati all’edilizia residenziale pubblica: i canoni di locazione sono certamente bassi rispetto a quelli di mercato, ma non certo irrisori. Lo confermano due cifre: la media regionale è di 116 Euro al mese; mentre la morosità non supera il 6-8% ed è quindi in una soglia di carattere sostanzialmente fisiologico. Dai bilanci aziendali si ricavano risorse significative per numerosissimi interventi di manutenzione: ogni anno vengono destinati circa 40 milioni per lavori di questo tipo. La legge regionale ha anche istituito una corretta normativa per l’eventuale dismissione degli alloggi che permette di cedere l’ERP a prezzi di mercato.

Ci sono regioni invece che non hanno ancora esercitato la delega ed attuato la trasformazione, mentre è assolutamente necessario che il processo di riforma (le competenze sono da anni totalmente delle Regioni) debba concludersi in maniera generalizzata nel più breve tempo possibile; ciò permetterebbe anche in quelle Regioni dove ancora “si svende” di abrogare la Legge 560/93 (provvedimento nazionale che permetteva di dismettere gli alloggi di ERP a prezzi bassissimi: per ricostruirne uno bisognava cederne almeno tre o quattro).

Naturalmente tutto ciò non significa che non si possa ulteriormente migliorare anche in Emilia Romagna: i canoni possono e debbono sicuramente essere innalzati – tutelando in ogni modo le fasce più deboli delle famiglie – e la morosità va ulteriormente combattuta).

Alla luce di aumenti vertiginosi del mercato libero degli affitti e del numero sempre crescente di cittadini che vivono in condizioni di difficoltà economica, riteniamo sia necessario il rilancio del ruolo pubblico sul tema casa.

È urgente intervenire per migliorare la legge 24/01, supportare le ACER a portare a compimento il processo di aziendalizzazione e aiutarle nell’azione di aggregazione territoriale.

Riteniamo inoltre necessario ampliare le competenze delle Aziende Casa in favore dell’attività nel settore delle politiche abitative e del patrimonio pubblico e per interventi nel campo energetico volti alla riduzione dei consumi tradizionali nonché per l’erogazione dei servizi agli assegnatari dell’ERP.
E’ inoltre ormai indispensabile che Regione ed Enti locali mettano a disposizione risorse per costruire nuovi alloggi al fine di dare risposte alla migliaia di richieste.”

Fonte: Confservizi Emilia Romagna

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