Il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha inviato ieri un messaggio di saluto alla Conferenza nazionale sulle Politiche Abitative che si è tenuta presso l’universita’ Luiss di Roma.

Saluto del Presidente del Consiglio, On Romano Prodi alla Conferenza nazionale sulle Politiche Abitative

“Disporre di un alloggio adeguato rientra tra le condizioni fondamentali necessarie per poter costruire una vita dignitosa, assieme al diritto alla salute e all’istruzione e al lavoro. Malgrado ciò, ci troviamo in Italia ad affrontare un progressivo riacutizzarsi di situazioni di crisi abitativa vera e propria per alcuni e di crescente disagio per molti altri…”

“Grazie alla tradizionale propensione al risparmio degli italiani e in parte anche alle politiche pubbliche per la casa attuate negli corsi decenni (penso in particolare al Piano Fanfani) la maggioranza degli italiani usufruisce di una casa di proprietà, che li pone in larga misura al riparo. Ci troviamo tuttavia ad affrontare negli ultimi anni la crescente difficoltà di determinate categorie ad accedere alla proprietà o all’affitto. Si tratta dei giovani che fanno fatica a lasciare l’abitazione dei genitori disponendo solo di un lavoro precario, di giovani coppie, di studenti universitari fuorisede, ma anche di anziani, di coniugi separati o di immigrati arrivati di recente in Italia. L’aumento dei prezzi immobiliari negli ultimi dieci anni e la rarefazione degli alloggi in affitto hanno spinto i canoni di affitto a livelli difficilmente sostenibili per larghe fasce della popolazione, soprattutto nei grandi centri urbani. Ai casi sociali in senso stretto, colpiti dal rischio di sfratto, si aggiungono le difficoltà di chi fa fatica a reggere un mutuo dal costo crescente o un affitto che nelle grandi città ha perso contatto con il reddito di una famiglia media. A fronte di tutto ciò le politiche tradizionali per l’Edilizia Residenziale Pubblica hanno mostrato pesanti limiti, restringendosi progressivamente, strette tra il calo dei fondi pubblici disponibili da un lato e le difficoltà ad assicurare una gestione sana del patrimonio esistente, in grado di assicurare quanto meno la manutenzione degli immobili con gli affitti pagati dagli inquilini dall’altro. Il compito di questa Conferenza è quello di contribuire a rilanciare delle politiche per la casa che riescano a coniugare un ampliamento dell’offerta privata di alloggi in affitto a prezzi quanto più sostenibili con un potenziamento dell’edilizia residenziale pubblica classica. Si tratta di mettere in campo delle politiche articolate che aiutino sia coloro che fanno fatica ad acquistare la prima casa, che coloro che si trovano in fascia di reddito che permetterebbe loro di pagare affitti moderatamente inferiori a quelli di mercato, i cosiddetti affitti sostenibili, che i casi più difficili, risolvibili solo con l’ERP. Dobbiamo fare prova di grande fantasia e di creatività per coinvolgere ed assecondare nuovi attori delle politiche abitative (penso all’housing sociale privato, alle fondazioni e ad altri enti) che permettano di trovare risorse fresche, attingendo sia all’investimento privato, anche di tipo etico, che al patrimonio pubblico inutilizzato, valorizzando immobili e terreni già pubblici. Stiamo anche pensando a strumenti fiscali per aiutare le famiglia ad affrontare i costi della casa.
Il Governo vuole lavorare in questo senso con le Regioni, gli enti locali, le associazioni di categoria e degli inquilini per una nuova stagione di lotta alla povertà abitativa e per realizzare il diritto all’abitare.”

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