BERSANI: “Nel settore energetico non possiamo compromettere la sicurezza delle forniture, né penalizzare eccessivamente il nostro sistema produttivo. Occorre, migliorare l’efficienza del ciclo dell’energia e aumentare il contributo delle fonti rinnovabili, costruire filiere produttive e territoriali che diano opportunità d’investimenti e occupazione. Dovremo impegnarci in sede europea e italiana per assicurare lo sviluppo delle infrastrutture per favorire una crescente integrazione delle rinnovabili, l’efficienza e la decarbonizzazione dell’energia. E’ necessario riorganizzare e rilanciare il nostro sistema di ricerca per dare un contributo sulle tecnologie del futuro, incluso il nucleare di quarta generazione e le tecniche per il sequestro e il confinamento dell’anidride carbonica…”

Il mercato dell’energia. E’ naturale che nella fase iniziale le società che oggi sono in posizione dominante nel settore elettrico e del gas possano trovarsi in vantaggio, considerato l’effetto di scala nella riduzione dei costi per acquisire nuova clientela. Ma, come è avvenuto in altri Paesi, siamo convinti che nel tempo possa svilupparsi una concorrenza anche con altri operatori, in particolare le società di vendita connesse ai gruppi che operano nel settore della distribuzione, che possono contare su un rapporto di fiducia con i propri clienti. E, in tema di maggiore concorrenza, voglio sottolineare l’importanza delle norme del decreto legge che consentono ai concorrenti di accedere ai dati storici dei consumi dei clienti, potendo così formulare offerte adeguate e competitive. Va, infine, completato, entro pochi mesi, il quadro dei provvedimenti attuativi e delle delibere dell’Autorità in merito, per definire compiutamente il sistema di regole entro cui potrà svilupparsi questo nuovo mercato.

Fonti alternative. La sfida sta nel combinare un’adeguata politica della domanda d’energia verde con un’efficace azione sul fronte dell’offerta di tecnologie. Il programma “Industria 2015” va in questa direzione, offrendo opportunità per la creazione di filiere italiane nei comparti delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. In pochi anni il nostro Paese potrà posizionarsi nell’area di punta della produzione di tecnologie verdi, con significative ricadute occupazionali.

Solare Fotovoltaico. Una parte dell’interesse deriva dal meccanismo del Conto energia, versione del febbraio 2007, che consente di dare certezze a chi è interessato ad installare gli impianti solari e facilita gli investimenti industriali nel settore. Ma occorre abbinare alla creazione del mercato solare una decisa politica sul fronte della ricerca e della produzione in grado di far giocare un ruolo importante al nostro Paese e ridurre gli elevati costi di produzione del chilowattora fotovoltaico.

Il ruolo del GSE. Nell’ambito della promozione delle rinnovabili, il Gse può contribuire a dare un valido supporto all’amministrazione. Questo ruolo sarà tenuto presente anche nel riassetto degli enti elettrici, in attuazione della delega parlamentare.

Europa, strategie condivise. L’Europa deve diventare il paese leader nel settore energetico. La sfide è complessa per i governi e le istituzioni europee. I mercati – elettrico e del gas naturale – si stanno sempre più fondendo in un mercato integrato dell’energia, con maggiori interconnessioni fisiche e finanziarie col quello europeo. Occorre perciò procedere a adeguare e aggiornare le regole del gioco, per completare il recepimento formale delle direttive.

Per accrescere il livello della sicurezza degli approvvigionamenti bisogna promuovere la formazione d’imprese energetiche europee, lo sviluppo d’interconnessioni e corridoi energetici tra gli Stati membri e con i Paesi dell’Europa del Sud Est e del Mediterraneo, ottenendo come risultato connesso anche lo sviluppo dell’offerta e quindi della concorrenza.

Separazione rete gas. La soluzione più definitiva è quella della separazione proprietaria, che può essere attuata in vari modi, anche sulla base di quanto già avvenuto nel settore elettrico, assicurandosi che il controllo delle società che gestiscono le infrastrutture di trasporto dell’energia, che hanno un carattere strategico per il Paese, sia coerente con gli obiettivi di servizio pubblico da loro svolto.”

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