Mutui e prestiti: si allarga di nuovo la forbice tra i tassi italiani e quelli UE

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Adusbef: GLI SFORTUNATI MUTUATARI ITALIANI, GRATI A BANKITALIA, COSTRETTI A PAGARE 22.000 EURO IN PIU’ SU UN MUTUO TRENTENNALE DI 100.000 EURO.

Il sistema bancario italiano protetto da Bankitalia,per questo arrogante ed inefficiente, continua a far pagare il costo del denaro, specie sui mutui, oltre 1 punto in più della media delle banche UE, maggiorando anche i tassi sul credito al consumo. Secondo gli ultimi dati di Bankitalia e BCE infatti (Bollettino del settembre 2007), la media dei tassi sui mutui praticati in Italia dalle banche è del 5,96%,contro una media UE del 4,90%,con un differenziale di 1,06 punti; la media del credito al consumo praticato in Italia è del 7,98%,contro il 6,77% della media UE (+1,21%).

Continuano quindi a soffrire la mancanza di concorrenza le famiglie che hanno già tirato la cinghia per coronare il sogno dell’acquisto della casa per abitarci e che hanno visto aumentare dal 1 settembre 2007 le rate mensili e/o semestrali, da un minimo di 150 euro, fino a 163 euro l’anno, per un mutuo di 100.000 euro, rate più pesanti da 326 a 656 euro l’anno un mutuo di 200.000 con un piano di rientro ventennale.
Famiglie già penalizzate dall’assenza di concorrenza delle banche in Italia, che devono pagare rate più salate di 1,06 punti,rispetto alla media UE (tassi sui mutui regolati al 5,96 % in Italia contro 4,90 % UE – Fonte BCE), con un aggravio di rata superiore a 707 euro in più,quindi 22.000 euro per un prestito di 100.000 euro,che supera 30.000 euro per mutui più corposi,stavolta letteralmente taglieggiate non per le decisioni BCE,ma per l’interpretazione arbitraria del mercato, che costituisce un vero e proprio “abuso di mercato”.
Adusbef attende impaziente che le promesse del dr. Profumo di far abbassare i costi elevati e le spese di gestione dei conti, nella recente fusione, vengano mantenute,mentre per ora la verità è nei dati: denaro più oneroso,mancanza di rispetto del decerto Bersani sulla portabilità dei mutui e cancellazione delle ipoteche, mancata simmetria dei tassi quando si varia il costo del denaro.

Fonte: Adusbef.it

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