Catasto. Confedilizia:”Ecco il quadro delle scelte fatte dai Comuni”

di Redazione Commenta

La gran parte ha optato per determinare direttamente, e da subito, gli estimi dei singoli immobili

Sono 82 i Comuni capoluogo di provincia che hanno scelto di assumere funzioni catastali. Di questi, 37 hanno scelto, per il momento, la prima o la seconda opzione, e quindi di svolgere funzioni di rilascio di documenti o di partecipazione alla determinazione degli estimi con decisione finale lasciata all’Agenzia del territorio.

45 (il 55% circa, pari al 72% della popolazione interessata) hanno scelto, da subito, l’opzione “C”, quella che consente alle amministrazioni comunali di determinare direttamente (e così escludendo dalla decisione finale l’Agenzia del territorio, cioè lo Stato) gli estimi dei singoli immobili e quindi la base imponibile dei tributi sia comunali che statali correlati alle rendite catastali. 23 capoluoghi di provincia hanno deciso di non assumere alcuna funzione catastale, lasciando pertanto, per il momento, ogni competenza in materia all’Agenzia del territorio. L’indagine riguarda 105 Comuni, non essendo stato possibile avere notizie sulle decisioni assunte da 5 Comuni.

Sono i risultati di una ricerca condotta dall’Ufficio Studi della Confedilizia sulle scelte fatte dai Comuni capoluoghi di provincia (esclusi quelli delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, non tenuti a tale adempimento), che in base ad un Decreto del Presidente del Consiglio del giugno scorso – impugnato al Tar dalla Confedilizia proprio perché consente ai Comuni, in contrasto con la legge Finanziaria 2007, di decidere direttamente gli estimi – avevano tempo fino al 3 ottobre per comunicare all’Agenzia del territorio le decisioni assunte.

I dati si riferiscono alle deliberazioni adottate entro il 3 ottobre, ma sono suscettibili di modificazioni, atteso che le delibere comunali (eventualmente attraverso una espressa previsione di immediata esecutività) dovevano essere già operative alla data precitata. Altrettanto dovrà verificarsi se alcune delibere non siano viziate. Come nel caso in cui i Comuni avessero previsto di iniziare a svolgere le funzioni catastali a partire da date diverse da quella (1 novembre prossimo) stabilita dal citato Dpcm.

Tabella

Fonte: Confedilizia

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