Mercato immobiliare: La parola d’ordine è cautela

di Redazione 1

di Gianluca Proni – Presidente B&P Media Group

Il mercato immobiliare si muove a rilento. Anche se non si può parlare di una vera crisi, certamente di maggiore prudenza e attenzione nella scelta di un’abitazione sì. Cautela, dunque, e molta riflessione prima di affrontare una spesa così significativa. I prezzi sono piuttosto alti ovunque e non ha certo migliorato la situazione il rincaro dei mutui, anche se questi continuano a rimanere la forma principale d’acquisto.

Su questo argomento, Attico Informa ha scelto di rivolgere alcune domande ai titolari di importanti agenzie immobiliari di grandi centri come Milano, Bologna, Roma, Firenze, Genova e Napoli, per capire l’andamento del mercato e gli umori registrati presso la clientela. Ne è derivato un quadro che, pur presentando alcune varianti da città e città, tende a essere piuttosto omogeneo. La crisi dei subprime americani – ai quali pure i giornali hanno dedicato un gran numero di pagine dai toni decisamente allarmistici, infondendo un generale sentimento di paura e di precarietà – non ha inciso molto sull’andamento del mercato. Quello che più incide, invece, sembra essere il caro prezzi, oltre a una politica governativa da molti definita priva di sufficienti agevolazioni nei confronti dei giovani e delle coppie appena formate alla loro prima esperienza di ricerca di una casa. Questa, in sintesi, la fotografia del mercato immobiliare nelle principali città italiane che si può trarre dal sondaggio. A detta di quasi tutti coloro che hanno risposto alle nostre domande, comunque, il rallentamento non è destinato a durare a lungo e le prospettive nel medio periodo, per quanto valutate con una certa cautela, restano positive. Per gli operatori del settore, dunque, si tratta di aggiustare il tiro, accettando una dinamica più rilassata, basata su trattative che prevedono tempi più lunghi del consueto.

Fonte: B&P Editori

Commenti (1)

  1. questo veniva detto ad novembre 2007.
    ad aprile 2008 non si muove niente ed il panico dilaga nel settore degli speculatori, agenzie immobiliari (periodo storico dicono, mai successo niente di simile), gente che ha ereditato e
    vende a prezzi folli case vergognose solo per il fatto di essere a Milano, costruttori.

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