Elettricità…quanto mi costi? Cambiare fornitore si puo’. Ma conviene?

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Inchiesta del CTCU

Le previsioni di spesa per l’energia elettrica per il prossimo anno non sono buone. Secondo le previsioni di Nomisma Energia, infatti, l’elettricità costerà a partire da gennaio 2008 il 2.5% in più. In attesa della “tariffa sociale”, che prevede agevolazioni per i clienti in condizioni di disagio economico e i clienti in gravi condizioni di salute, i consumatori, dal 1° luglio di quest’anno, hanno l’opportunità di cambiare fornitore se trovano una tariffa più conveniente di quella che attualmente pagano.

Il Centro Tutela Consumatori Utenti, in collaborazione con il CRTCU, servizio di pubblica utilità della Provincia Autonoma di Trento, per aiutare i consumatori, ha effettuato una comparazione delle tariffe dell’energia elettrica offerte in Trentino Alto Adige. Otto le aziende consultate, quattro i livelli di consumo annuo considerati (1.200, 2.700, 3.500 e 4.500 kWh), per un consumatore con contratto per abitazione di residenza con potenza impiegata di 3 kWh. È stata analizzata la tariffa monoraria, quella cioè di uso più comune.

Per quanto riguarda il confronto, la tariffa monoraria viene offerta da tutte e otto le aziende considerate. Mentre alcune aziende hanno tuttavia già predisposto tariffe “libere”, altre utilizzano quelle di “maggior tutela”, che fanno riferimento alle tariffe fissate dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas. In relazione ai risultati del confronto, si può notare come una famiglia con consumo annuo di 2.700kWh arrivi a spendere annualmente, incluse imposte, con Sel Trade Spa € 389,60 (offerta Famiglia Più/Familien Plus), con Trenta Spa € 425,13 (offerta Settimana Gratis), con Enel Energia Spa € 459,39 (offerta EnergiaPura Casa) mentre con le altre aziende € 429,65 (tariffa di Maggior Tutela fissata dall’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas). Rispetto all’offerta di Enel Energia è però anche da tener presente il bonus massimo cumulabile, che abbiamo riportato in forma sintetica, in apposita colonna della tabella di confronto.

Per quanto riguarda la tariffa “bioraria”, essa è attivabile solamente da coloro che sono in possesso di contatori elettronici, ancora poco diffusi. Al momento, oltre alla tariffa bioraria di riferimento fissata dall’Autorità, solo Enel Energia Spa propone una simile soluzione tariffaria. Ma al di là dei motivi “strutturali” legati alla tipologia di contatore, vi sono motivi legati alla trasparenza e all’effettiva convenienza di questa offerta commerciale di Enel, che ci fanno guardare con diffidenza a tale proposta. Rimaniamo in attesa di migliori proposte.

Non siamo obbligati a cambiare venditore, è un’opportunità che vale la pena di sfruttare nel momento in cui troviamo una tariffa migliore. Possiamo decidere, quindi, di non fare niente rimanendo con il nostro attuale fornitore, rientrando così nella tariffa di maggior tutela fissata dall’Autorità per l’Energia, oppure scegliere un nuovo contratto con lo stesso fornitore o addirittura cambiare fornitore.

Se decido di cambiare, una volta firmato il contratto con il nuovo fornitore, sarà lui a comunicare il mio recesso al vecchio fornitore. La pratica per il passaggio al nuovo fornitore dura circa due mesi.
Cambiare fornitore non deve costare nulla, salvo l’imposta di bollo di € 14,62 e non devo cambiare contatore.

Prima di cambiare fornitore devo controllare almeno:

• la data di avvio del servizio e la durata del contratto;
• il prezzo del servizio e le sue possibili variazioni nel tempo;
• l’eventuale deposito cauzionale;
• gli oneri e le spese che, oltre al prezzo del servizio, saranno a carico del cliente;
• come e quando saranno misurati i consumi;
• quando saranno emesse le bollette, quando e in che modo il cliente dovrà pagarle;
• come fare per ottenere informazioni, presentare un reclamo o risolvere una controversia con l’impresa di vendita.

Insieme al contratto devono essere consegnati due documenti previsti dall’Autorità per facilitare la comprensione delle offerte e la scelta da parte del cliente:

1. una scheda sugli obblighi dei venditori, che consente di verificare e analizzare le informazioni ricevute, e
2. una scheda per il calcolo della spesa complessiva di un cliente-tipo che decidesse di aderire all’offerta.

Se concludo un contratto al telefono il venditore ha 10 giorni di tempo per spedirmi il contratto e le informazioni in forma scritta; da quel momento ho 10 giorni di tempo per ripensarci e comunicare al venditore lo scioglimento del contratto con raccomandata a.r..

Attenzione anche al diritto di recesso: il contratto proposto ad un cliente finale domestico contiene una clausola di recesso ed un termine di preavviso che non può essere superiore a un mese ed è esercitabile in qualsiasi momento.

Sino ad ora, nel mercato del gas, liberalizzato dal 2003, solo l’1% ha cambiato fornitore.

L’invito ai consumatori è quello di premiare le imprese che offrono i prodotti e i servizi al prezzo più competitivo, cercando sul mercato le offerte migliori.

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