Patrimonio immobiliare milanese: Per una gestione più chiara e semplice

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I risultati dell’audit forniscono un quadro completo della situazione. Sulla base delle informazioni raccolte al via un processo di trasparenza

Sono stati illustrati alla Giunta dall’assessore alla Casa Gianni Verga del Comune di Milano i risultati dell’indagine condotta nei mesi scorsi dall’Internal auditing sulla gestione del demanio e sulle procedure di assegnazione degli alloggi del patrimonio abitativo comunale.

“È un risultato importante – ha commentato l’assessore Verga – che fornisce il quadro completo della situazione. Sulla base delle conclusioni contenute nel documento è stato avviato un processo di trasparenza che seguirà le indicazioni e le modalità previste dall’audit”.

Il 5 ottobre scorso il Sindaco Letizia Moratti, d’accordo con l’assessore Verga, aveva incaricato la Direzione Specialistica Internal Auditing di effettuare, entro il 30 novembre 2007, un’indagine sui criteri e sulle procedure di assegnazione del patrimonio abitativo e non abitativo comunale e sulla gestione amministrativo-contabile dei contratti di locazione.

“Con la revisione dei canoni di edilizia residenziale pubblica – ha concluso Verga – che l’Amministrazione comunale sta predispondendo sulla base della recente legge regionale (27/2007), verrà data ampia pubblicizzazione alle affittanze, non solo del demanio ma anche dell’edilizia pubblica. La Segreteria e la Direzione Generale collaborano con il settore Demanio per la messa a disposizione di tutti i dati delle utenze incrociandoli con quelli degli altri settori”.

Il 30 novembre si è conclusa l’attività di auditing ed è stata consegnata al Sindaco una relazione approfondita sulla situazione del patrimonio immobiliare del Comune. Viene evidenziato che il Demanio è un settore che presenta ancora criticità irrisolte da tempo e sedimentate nel corso degli anni. Attraverso la riorganizzazione della macchina comunale è stato avviato un significato cambiamento rispetto al passato. I miglioramenti sono legati a:

* strategia di valorizzazione di alcuni immobili comunali;
* revisione dei criteri di determinazione dei canoni (come è avvenuto, ad esempio, per immobili di piazza Duomo, grazie ad una stima diretta da parte di un soggetto pubblico esterno qualificato);
* un piano di recupero delle morosità e dei crediti pregressi;
* introduzione di un nuovo sistema informatico per l’inventario del patrimonio dell’Ente.

Nel documento consegnato al Sindaco si segnalano anche alcune lacune: la disomogeneità degli archivi cartacei, il non accatastamento di parecchie unità immobiliari presso la banca dati gestita dall’Agenzia del territorio, un sistema informatico gestito con programmi distinti e non dialoganti tra loro per la bollettazione e il patrimonio.
Inoltre il sistema informatico usato fino a oggi non è in grado di integrare informazioni provenienti da altre banche dati (come quelle relative alla Tarsu), né di fornire informazioni certe sullo stato dei contratti e del patrimonio immobiliare. Informazioni basilari come, ad esempio, quelle relative a quanti sono gli immobili in bollettazione, quanti quelli amministrati dal Gestore esterno, quanti e quali occupati senza titolo, con l’attuale sistema informativo per la gestione delle bollette risultano difficili da ottenere. Dalla relazione emerge chiaramente l’urgenza di incrociare i dati presenti nei due software che gestiscono l’inventario e la bollettazione.

Le conclusioni della relazione sono le seguenti:

* contrariamente a quanto avvenuto negli anni passati, il patrimonio dell’Ente, a partire dalla nuova amministrazione, viene considerato una risorsa strategica su cui investire o da sottoporre a valorizzazione;
* le novità introdotte dall’attuale Amministrazione hanno sicuramente portato dei miglioramenti, tuttavia i risultati ottenuti non sono ancora sufficienti a garantire una gestione efficace ed efficiente del demanio;
* occorre un grosso sforzo organizzativo, di cui deve essere investito l’Ente nel suo complesso, per non interrompere il processo di cambiamento avviato, e centrare l’obiettivo di una gestione moderna ed efficiente del patrimonio comunale entro la fine dell’anno;
* la complessità e la criticità del settore suggeriscono un audit intermedio da effettuare entro aprile.

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