Ambiente e competitività globale: il 28 e 29 a Parigi riunione dei Ministri

di Redazione Commenta

Si aprirà lunedì 28 aprile alle ore 9 a Parigi presso la sede dell’Ocse, l’Organizzazione per laCooperazione e lo Sviluppo Economico, la riunione dei Ministri dell’Ambiente dedicata ad ‘Ambiente e competitività globale’ Due giorni di lavori per discutere le sfide e le opportunità di fronte ai cambiamenti climatici e i legami tra competitività globale e le politiche ambientali.I Ministri dell’Ambiente dei 30 paesi Ocse, i loro omologhi dei paesi candidati all’adesione (Cile,Estonia, Israele, Russia e Slovenia) e i ministri provenienti dal Brasile, Cina, India, Indonesia e Sud Africa si confronteranno sulle modalità di azione condivise per raggiungere obiettivi ambientali comuni: riduzione dell’inquinamento, conservazione della natura e minore produzionedi carbonio. L’Ocse ha recentemente pubblicato l’ Environmental Outlook 2030 nel quale si evidenziano soluzioni politiche per fare fronte al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità, alla scarsità d’acqua e alle conseguenze sulla salute causate dall’inquinamento.
Le prospettive ambientali dell’Ocse al 2030 forniscono alcune analisi delle tendenze economiche e ambientali e alcuni esempi di politiche in grado di far fronte alle problematiche più importanti.
Particolare attenzione è dedicata alle azioni necessarie per evitare danni irreversibili all’ambiente,
senza per questo compromettere la crescita economica e il benessere sociale, nella logica dello
sviluppo sostenibile. Affrontare i problemi più importanti non solo è possibile, ma è anche conveniente, perché i costi dell’inazione sono molto elevati. A lungo termine, agire tempestivamente per affrontare le più importanti problematiche ambientali avrà un impatto positivo anche sui costi. Peraltro, un’azione ritardata avrà come conseguenza che saranno i paesi in via di sviluppo, meno attrezzati per gestire e affrontare queste problematiche, a subire le peggiori conseguenze ambientali. L’assenza di politiche d’intervento e i ritardi nell’adottare politiche adeguate hanno costi economici e sociali molto elevati, con conseguenze dirette (costi della sanità pubblica) e indirette (diminuzione della produttività) sulle economie, incluse quelle dei paesi dell’Ocse.

La riunione di Parigi è strutturata su quattro sessioni (i recenti trend ambientali e le proiezioni per i prossimi decenni, la cooperazione ambientale tra gli stati membri Ocse e le economie emergenti, competitività, eco-innovazione e cambiamento climatico, rafforzare la cooperazione tra i governi per politiche ambiziose di lotta al cambiamento climatico); martedì 29, alle ore 15, a conclusione della riunione ministeriale, è prevista una conferenza stampa.
Il ministro dell’Ambiente italiano Alfonso Pecoraro Scanio è stato chiamato a presiedere la riunione. Tra gli altri presenti, si segnalano i ministri australiano Peter Garrett, francese Jean-Luis Borloo, cinese Jian Zhou, inglese Philip Woolas, giapponese Ichiro Kamoshita, il direttore dell’Epa statunitense Stephen Johnson e il segretario generale dell’Ocse Angel Gurria

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