Triennale di Milano: concorso internazionale “Casa per tutti” da maggio a settembre 2008

di Redazione Commenta

La Triennale di Milano nell’ambito di Triennale Architettura propone per il 2008 un Forum internazionale sull’abitare difficile, coordinato da Aldo Bonomi e Fulvio Irace, articolato in due eventi: la mostra Casa per tutti che si inserisce nella tradizione della Triennale di Milano che già nel 1933 si era data come tema principale quello dell’abitazione, e la mostra Nuda vita. Casa per tutti. Nel luglio 2005, la mostra Le Case nella Triennale aveva ricostruito le tappe principali di questo percorso scaturito poi nella creazione del quartiere modello QT8, per la regia di Piero Bottoni. Riallacciandosi a questa missione, la mostra Casa per tutti (16 maggio – 14 settembre 2008), coordinata da Fulvio Irace e Carlos Sambricio con Matteo Agnoletto, Silvia Berselli, Teresa Feraboli, Federico Ferrari, Gabriele Neri, Jeffrey Schnapp, con il progetto di allestimento di Cliostraat e con la grafica di GrafCo3, rilancia dunque un tema quasi completamente abbandonato dall’architettura internazionale nell’ultimo quarto di secolo: quello dell’abitazione.Se la prima metà del ‘900 aveva concentrato i propri sforzi nel ridefinire il tema dell’abitazione collettiva, la seconda metà ha spostato il suo interesse verso altri temi.

Chiamata a rappresentare il volto mutevole di una società apparentemente fondata solo sul
consumo materiale e culturale, l’architettura ha prodotto così molte icone nel campo dei
musei, delle sale da spettacolo e da musica, delle attrezzature sportive, dei grattacieli.
La mostra vuole fornire delle risposte progettuali e propositive alle domande di socialità di
comunità o singoli privi degli elementari diritti all’abitare, riportando nell’agenda degli
architetti e dei loro committenti il tema della casa come risorsa primaria nelle difficili
situazioni determinate dalle tante forme di emergenza, urbana e ambientale. Pone dunque
dei problemi e cerca di inquadrarli secondo una lettura che alterna storia e contemporaneità
attorno ad alcuni filoni principali come la casa-mobile, la casa-abitacolo, la casa prefabbricata, la macro-house, l’alloggio minimo. Per rafforzare questo messaggio, la Triennale ritorna alle radici delle sue storiche esposizioni, con prototipi che saranno realizzati in scala reale nel giardino. Il pubblico potrà così aggirarsi fra i modelli di architetture d’abitare, progettati appositamente per la Triennale da Alejandro Aravena, Massimiliano Fuksas, MVRDV, Kengo Kuma che il 16 maggio saranno anche i protagonisti di un grande convegno dedicato al tema della casa.
Durante il periodo dell’esposizione, in collaborazione con il Politecnico di Milano e la
sezione italiana di Architetti Senza Frontiere, negli spazi di Triennale Bovisa il professor
Camillo Magni della facoltà di Architettura Civile coordinerà con gli studenti il workshop
“Costruire con la gente”: una settimana di lavoro per sperimentare i processi costruttivi più
adatti alle realtà dei paesi in via di sviluppo.

www.triennale.it

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