Nuove detrazioni, crediti di imposta ed esenzioni per chi acquista la prima casa con un mutuo ipotecario. Previste anche delle misure favorevoli anche per i giovani fino a trent’anni. Coraggio, finalmente qualcosa si muove. In un momento in cui sembra che anche l’aria abbia un prezzo in salita, la legge Finanziaria 2008 prevede per fortuna qualche sconto sul piano della fiscalità immobiliare. Risparmio energetico, ristrutturazioni edilizie, acquisto della prima casa con un mutuo ipotecario e locazioni vengono infatti baciate da nuove detrazioni, crediti d’imposta ed esenzioni. Cominciamo dall’Ici, l’imposta comunale sugli immobili per la casa di abitazione, per la quale l’intervento del legislatore agisce sulla misura dello sconto concesso a livello nazionale, lasciando ai singoli comuni la possibilità di concederne altri. La deduzione accordata ai proprietari della casa di abitazione è di 103,29 euro, cui se ne dovrebbe aggiungere un’altra pari al 30% dell’aliquota base dell’Ici (oggi pari al 4,0 per mille del valore catastale). In ogni caso, lo sconto comprensivo di quello già oggi in vigore e di quello previsto dalla finanziaria non potrà superare i 303,29 euro l’anno. Per quanto invece concerne i proprietari di immobili, sono previsti tre diversi interventi.

Per prima cosa, per l’appartamento di abitazione, potranno scontare dall’Irpef il 19% degli interessi passivi sul mutuo fino a 4.000 euro l’anno. Inoltre, sono prorogate due misure già attive: la detrazione del 36% della spesa per le ristrutturazioni edilizie rimarrà in vigore fino al 2011, mentre per quella del 55% sulle spese per le ristrutturazioni e gli acquisti volti a risparmio di energia è stata concessa la possibilità di spalmare in 10 anni il godimento del bonus. Un bonus che fa ormai parte delle abitudini degli italiani anche perché ha consentito di aumentare la trasparenza nelle attività legate all’edilizia. Per godere dello sconto, infatti, l’acquirente deve poter certificare le spese sostenute, cosa che costringe l’impresa edile a fatturare le sue prestazioni.
Lo sconto del 36% è accompagnato (dalla riduzione dell’aliquota) Iva sui lavori edili dal 20 al 10 per cento. Ma le buone notizie riguardano anche gli inquilini. Quelli che hanno un contratto regolarmente registrato possono d’ora in poi godere di una detrazione (che può essere fatta valere anche nel modello 730) di 300 euro l’anno se hanno un reddito complessivo Irpef fino a 15.494 euro lordi l’anno e di 150 euro se il loro reddito complessivo è compreso tra 15.494 e 30.987 euro lordi l’anno. Agli inquilini che hanno un reddito che non produce un’Irpef in grado di permettere di utilizzare gli sconti saranno corrisposte le stesse somme. Per concludere, sono previste misure favorevoli anche per i giovani fino a 30 anni che vanno a vivere in affitto, per i quali è prevista una detrazione di circa 1.000 euro quando il reddito è inferiore a 15 mila euro e di 500 euro quando è compreso tra 15 e 30 mila euro. Gli universitari che studiano fuori sede e hanno un contratto registrato che potranno infine detrarre dalle imposte il 19% del canone.

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