Bari: Onu e comune insieme per la sicurezza urbana

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Il Comune di Bari ha stipulato il 19 giugno con l’UNICRI – Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia – un Protocollo d’Intesa finalizzato a creare un parterariato stabile teso alla realizzazione di interventi in materia di sicurezza urbana e prevenzione della criminalità. A firmarlo sono stati il sindaco di Bari Michele Emiliano e il direttore dell’UNICRI Sandro Calvani, alla presenza del Prefetto di Bari Carlo Schilardi. L’intesa, promossa dall’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari, sancisce un momento di grande prestigio per la Città, trattandosi del primo accordo operativo in Italia tra un organo delle Nazioni Unite e un’Amministrazione Comunale. In particolare l’accordo prevede l’avvio di una collaborazione stabile e continuativa, della durata di tre anni, tra il Comune di Bari e l’UNICRI, finalizzata allo studio e alla ricerca, nonché al sostegno scientifico nell’elaborazione di interventi progettuali in materia di sicurezza urbana a prevenzione della criminalità.

Primo obiettivo: Survey di vittimizzazione. Il primo atto concreto su cui si svilupperà questa collaborazione sarà costituito dalla realizzazione a cura dell’UNICRI di un survey (indagine) sulla vittimizzazione e sulla percezione della sicurezza da parte dei residenti nella Città di Bari. L’indagine avverrà utilizzando una metodologia denominata CATI, già sperimentata in numerosi Paesi, che prevede l’utilizzo di uno speciale questionario da sottoporre ad un campione significativo di cittadini. L’esito dello studio verrà pubblicato entro la fine di settembre 2008.
Il costo complessivo dell’operazione è di 24mila euro. Tali risorse provengono da appositi fondi comunitari, compresi nei finanziamenti della Misura 6.5 azione B) del POR – Puglia 2000/2006.

Sandro Calvani, Direttore dell’UNICRI, ha espresso la sua piena soddisfazione in merito all’avvio di questa collaborazione. L’indagine, che si focalizzerà sulle vittime di reati contro la persona e la proprietà, consentirà infatti di raggiungere un primo livello di analisi sul problema della sicurezza a Bari. “Secondo i precedenti studi condotti dall’UNICRI in Europa, meno della metà delle vittime del crimine denuncia i reati subiti. La possibilità di raccogliere dati che sfuggono alle statistiche ufficiali rappresenta una buona pratica internazionalmente riconosciuta tra le strategie di intervento sul territorio in sinergia con le istituzioni locali”, ha spiegato il direttore dell’UNICRI.
Soddisfatto anche il Sindaco di Bari Michele Emiliano, che ha dichiarato: “Avviare una collaborazione stretta con l’Onu è motivo di grande orgoglio per la città di Bari ed è, al tempo stesso, l’attestazione del buon lavoro svolto sinora dall’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata. Mi fa piacere che ancora una volta da una città del Sud come Bari si possano compiere passi innovativi in materie come la sicurezza e la legalità”.

I progetti già attivati sono: Beni confiscati: Il 26 settembre 2007 il Comune di Bari ha siglato con la Prefettura di Bari e l’Agenzia del Demanio un protocollo d’intesa per la destinazione dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. Le unità immobiliari in questione sono 57. L’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata ha curato l’intera procedura che ha portato alla firma del protocollo e sta individuando gli enti e le associazioni per la assegnazione di detti immobili

www.comune.bari.it

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