La Triennale di Milano nell’ambito di Triennale Architettura propone per il 2008 un Forum internazionale sull’abitare difficile, coordinato da Aldo Bonomi e Fulvio Irace, articolato in due eventi: la mostra Casa per tutti che si inserisce nella tradizione della Triennale di Milano che già nel 1933 si era data come tema principale quello dell’abitazione, e la mostra La vita nuda.
Casa per tutti. Nel luglio 2005, la mostra Le Case nella Triennale aveva ricostruito le tappe principali di questo percorso scaturito poi nella creazione del quartiere modello QT8, per la regia di Piero Bottoni. Riallacciandosi a questa missione, la mostra Casa per tutti (23 maggio – 14 settembre 2008), coordinata da Fulvio Irace e Carlos Sambricio con Matteo Agnoletto, Silvia Berselli, Teresa Feraboli, Federico Ferrari, Gabriele Neri, Jeffrey Schnapp, con il progetto di allestimento di Cliostraat e con la grafica di GrafCo3, rilancia dunque un tema quasi completamente abbandonato dall’architettura internazionale nell’ultimo quarto di secolo: quello dell’abitazione. Se la prima metà del ‘900 aveva concentrato i propri sforzi nel ridefinire il tema dell’abitazione collettiva, la seconda metà ha spostato il suo interesse verso altri temi. Chiamata a rappresentare il volto mutevole di una società apparentemente fondata solo sul consumo materiale e culturale, l’architettura ha prodotto così molte icone nel campo dei musei, delle sale da spettacolo e da musica, delle attrezzature sportive, dei grattacieli.
La mostra vuole fornire delle risposte progettuali e propositive alle domande di socialità di comunità o singoli privi degli elementari diritti all’abitare, riportando nell’agenda degli architetti e dei loro committenti il tema della casa come risorsa primaria nelle difficili situazioni determinate dalle tante forme di emergenza, urbana e ambientale. Pone dunque dei problemi e cerca di inquadrarli secondo una lettura che alterna storia e contemporaneità attorno ad alcuni filoni principali come la casa-mobile, la casa-abitacolo, la casa prefabbricata, la macro-house, l’alloggio minimo.

Per rafforzare questo messaggio, la Triennale ritorna alle radici delle sue storiche esposizioni, con prototipi che saranno realizzati in scala reale nel giardino. Il pubblico potrà così aggirarsi fra i modelli di architetture d’abitare, progettati appositamente per la Triennale da Alejandro Aravena, Massimiliano Fuksas, MVRDV, Kengo Kuma che il 23 maggio saranno anche i protagonisti di un grande convegno dedicato al tema della casa.
Durante il periodo dell’esposizione, in collaborazione con il Politecnico di Milano e la sezione italiana di Architetti Senza Frontiere, negli spazi di Triennale Bovisa Camillo Magni della facoltà di Architettura Civile coordinerà con gli studenti il workshop “Costruire con la gente”: una settimana di lavoro per sperimentare i processi costruttivi più adatti alle realtà dei paesi in via di sviluppo.
Villaggi Veloci. Con il progetto sperimentale Villaggi Veloci, Cino Zucchi propone un modello di casa provvisoria che sia sensibile all’ambiente che la circonda. Il modello sarà esposto, entro la prima quindicina di giugno, in scala 1:1 nel giardino della Triennale insieme a quelli di Aravena, Fuksas, MVRDV, Kuma. Zucchi affronta il tema dell’adattamento di un prototipo abitativo a climi, tecnologie, risorse, abitudini e analizza la possibilità di dare forma a un insediamento collettivo partendo da una singola unità abitativa. Questa unità spaziale minima è collaudata in rapporto ai diversi climi e ai diversi spazi circostanti, sia singolarmente che in unione ad altre unità; la sua “pelle” entra in relazione con l’ambiente circostante, con i suoi dati climatici, con i materiali e i colori del contesto di cui fa parte.

Concorso Casa per tutti. Nell’ambito della mostra la Triennale di Milano con il patrocinio del Politecnico di Milano e la collaborazione scientifica di Raffaele Pugliese ha bandito un concorso pubblico internazionale finalizzato alla selezione di una serie di progetti di moduli abitabili, capaci di offrire una soluzione possibile alle emergenze abitative delle aree metropolitane e delle aree colpite da calamità improvvise. La partecipazione è stata aperta a tutti i giovani progettisti laureati in Architettura, Design, Ingegneria. I vincitori del concorso sono risultati Piero Barbanti e Luca Tontini. Del progetto vincitore è stato realizzato un modello in scala 1:1 che sarà esposto nel Giardino della Triennale di Milano. I progetti premiati e quelli segnalati saranno esposti nell’atrio della Triennale mentre tutti i progetti presentati al concorso saranno resi noti attraverso il sito
www.triennale.it.

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