In Italia buone prospettive per lo sviluppo dell’energia eolica

di Redazione 1

Si tratta della fonte con con maggiori potenzialità tecnologiche, e con vantaggi ambientali e di benessere alle comunità che ospitano gli impianti. Ma l’ulteriore sviluppo richiede la collaborazione degli enti locali e delle associazioni, oltre al superamento della sindrome NIMBY da parte dei cittadini. Sul fronte delle rinnovabili, l’eolico è senza dubbio la tecnologia che ha più potenzialità di crescita in Italia, anche se molte Regioni, isole e Appennino centro-meridionale, ossia quelle che presentano caratteristiche idonee per sfruttare questo tipo di energie, hanno messo in atto una sorta di moratoria e le resistenze delle istituzioni locali e delle associazioni ambientaliste sono ancora molto diffuse. Nel recente rinnovato piano di Enel per l’ambiente, che prevede investimenti da 7,4 miliardi di euro dal 2008 al 2012 per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, oltre 4.000 MW aggiuntivi di potenza al 2012, e di progetti innovativi, l’eolico ha un ruolo particolarmente rilevante: dei circa 7.500 MW che costituiranno il parco rinnovabili Enel al 2012, ben 4.700 MW saranno aerogeneratori. Un dato certamente elevato, ma ancora lontano dal potenziale calcolato per l’eolico in Italia, che è di 30.000 MW.

L’ulteriore sviluppo dell’eolico in Italia richiede che si verifichino tre condizioni: la collaborazione di tutti gli attori istituzionali per semplificare gli iter autorizzativi e superare le moratorie di fatto; la collaborazione delle associazioni ambientaliste per la promozione di questa fonte di energia pulita e rinnovabile; il superamento della sindrome NIMBY (non nel mio giardino) da parte delle popolazioni interessate. Partendo da una semplice constatazione: la fonte eolica porta indiscutibili vantaggi ambientali e offre una interessante rendita per le comunità che ospitano gli impianti. Forse è proprio la mancata percezione dei benefici derivanti alle comunità locali dallo sfruttamento dell’energia eolica che spiega parte delle resistenze che incontra in Italia lo sviluppo di questa fonte che pure sta registrando una crescita considerevole in tutto il mondo. Se è vero, infatti, che i benefici di un maggiore ricorso alle fonti rinnovabili producono una diminuzione delle emissioni di gas effetto-serra su scala globale, è altrettanto vero che l’eolico può contribuire a soddisfare il fabbisogno energetico locale, favorisce lo sviluppo occupazionale della zona, e con le royalties offre un sostegno non trascurabile ai bilanci dei comuni interessati.
In più, le moderne pale eoliche non sono rumorose e se l’installazione è ben progettata può convivere in armonia con il paesaggio e le preesistenti attività umane, diventando in molti casi un punto di attrazione per il turismo e un luogo di interesse didattico per le scuole.

– Enel

Commenti (1)

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