L’ASPPI vuole adottare un ruolo propositivo nelle politiche abitative

di Redazione Commenta

«L’abolizione dell’Ici per l’edilizia sociale – afferma il presidente nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini – è un risultato che ci vede partecipare alla soddisfazione di Federcasa, poiché si tratta di una misura che abbiamo sempre appoggiato nelle diverse sedi istituzionali. Il ruolo di un’associazione della piccola proprietà immobiliare che si propone di essere autorevole e rappresentativa, non può essere solo quello di promuovere le istanze collegate agli interessi dei propri iscritti, ma deve anche perseguire l’intento di sostenere tutti quei progetti idonei a normalizzare e far progredire il settore immobiliare».
Anche di questo si è parlato a Roma, presso la Sala convegni dell’Hotel Forum, quando si è riunita l’Assemblea Nazionale di Federcasa-Confservizi per discutere, fra l’altro, il Decreto Legge n. 112 varato dal Governo il 25 giugno 2008 ed in particolare l’articolo 11 relativo al piano casa e l’articolo 13 sulle misure per valorizzare il patrimonio residenziale pubblico.
Oltre all’Asppi hanno partecipato ai lavori l’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, le Organizzazioni Sindacali Confederali, il Cnel, ed alcuni parlamentari.

Tutti i partecipanti hanno manifestato seria preoccupazione per l’interruzione del metodo della “concertazione” adottato in forza dell’articolo 4 della legge 9 dell’8 febbraio 2007, così come desta preoccupazione la proposta del ritiro dei fondi stanziati per l’Edilizia Residenziale Pubblica con il fine di attivare il primo intervento del piano triennale previsto dalla legge 9/2007.
L’interruzione delle procedure in atto per la cantierazione di tali risorse, oltre ad aprire un potenziale contenzioso con soggetti esterni alla Pubblica Amministrazione, elimina gli investimenti anche nel settore indotto che è fortemente trainante per l’economia del Paese. Si rischia, in sintesi, un peggioramento dell’economia con ripercussioni negative nel mondo del lavoro.
L’Assemblea ha ribadito la necessità di dare vita al “Piano Casa” sulla base del documento di indirizzo per il rilancio delle politiche abitative, approvato all’unanimità dai partecipanti al Tavolo di Concertazione istituito, documento ampiamente approvato dal Parlamento nella scorsa legislatura. Inoltre, i contenuti del documento in questione sono stati riaffermati in occasione della Conferenza Nazionale sulla casa svoltasi nel settembre scorso a Roma. E’ stata infine ribadita la necessità di prevedere, a favore delle Regioni, uno stanziamento annuale costante nel tempo per realizzare il piano e portare la “Casa” tra le normalità del Paese.
L’Assemblea di Federcasa ha quindi invitato il Parlamento ed il Governo ad un riesame delle proposte inerenti la casa inserite nel Decreto Legge 112/2008, ed ha condiviso, all’unanimità, la relazione del Presidente di Federcasa-Confservizi Luciano Cecchi. «Abbiamo apprezzato la relazione del presidente Cecchi – conclude Giannini – anche perché siamo per una condivisione degli indirizzi senza fraintendimenti. Come Asppi intendiamo contraddistinguerci per una presenza attiva e propositiva, senza prese di posizione strumentali ma finalizzata ad un lavoro teso all’arricchimento delle proposte all’ordine del giorno delle politiche abitative».

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