Architetti e ingegneri chiedono al Governo di abbassare i prezzi di progettazione

di Redazione Commenta

L’Oice, l’Associazione confindustriale che raggruppa le società di ingegneria e architettura italiane, è stata ascoltata dalla Commissione lavori pubblici del Senato e dalla Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, per mettere a punto i pareri che il Parlamento dovrà esprimere sullo schema di terzo decreto correttivo del Codice sui contratti pubblici approvato dal Governo. Il presidente Oice Braccio Oddi Baglioni (nella foto), ha presentato le proposte della categoria, concordate con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e degli Architetti. In primo luogo ha sottolineato l’estrema sofferenza del settore della progettazione per i forti ribassi che si registrano nelle gare di progettazione (in media intorno al 40% con punte fino al 70%) e ha quindi chiesto al Parlamento di sottolineare l’esigenza di limitare il ricorso al prezzo più basso. Ha poi affrontato il tema dell’appalto integrato, ponendo in luce l’esigenza di tutelare il principio della centralità della progettazione attraverso il ricorso all’appalto integrato sul progetto preliminare soltanto sopra i 5 milioni e per opere complesse.

Un altro tema posto dall’Oice è stato quello della crescita e delle aggregazioni fra progettisti. Infine il presidente Oice ha chiesto alle commissioni di segnalare al Governo l’urgenza di ripristinare la procedura ristretta per i servizi di ingegneria e architettura, adeguando la nostra legislazione a quella comunitaria e l’opportunità di promuovere il ricorso della pubblica amministrazione al project construct management come strumento di supporto per le stazioni appaltanti nella gestione di appalti complessi.

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