Forse è bene saperlo ma la lista di imposte e tasse che gravano sulla casa è ancora lunga: Ici, Irpef, Registro, Tarsu, Iva, passi carrai, occupazione spazi pubblici, successione, catastali etc.. L’Ici sulla prima casa e’ stata abolita, ma la pressione fiscale sugli immobili nel nostro paese resta molto alta e aggredisce i cittadini con una dozzina di balzelli. Nei giorni scorsi il ministro per le Riforme, Umberto Bossi, ha proposto di unificare tutte queste tasse, cercando allo stesso tempo di abbassare la pressione fiscale. La tassa piu’ nota sulla casa e’ l’ICI che si paga al Comune in base a delle aliquote stabilite dai comuni stessi e i cui massimi e minimi sono invece stabiliti dallo Stato, la tassa e’ proporzionale al valore catastale dell’immobile ed è ancora vigente per le seconde case e per quelle con categorie diverse dalle A/2 e A/3. La tassa di REGISTRO SUL CONTRATTO DI LOCAZIONE si paga quando si stipula un contratto di affitto, occorre registrarlo all’Ufficio del Registro e pagare la tassa e i bolli. L’IRPEF colpisce il reddito della casa anche se non e’ locata e in questo caso l’Irpef e’ ancora piu’ pesante. Il reddito di una casa non locata e’ virtuale, esiste solo sulla carta, sui certificati catastali, e’ un reddito non reale. La TARSU riguarda lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani che si paga al Comune proporzionalmente alla superficie dei locali occupati.

La tassa sui PASSI CARRAI si paga al Comune per accedere dalla proprieta’ privata alla strada comunale con l’automobile. La tassa per l’OCCUPAZIONE DI SPAZI E AREE PUBBLICHE viene applicata nelle citta’, ad esempio,sui ponteggi per eseguire lavori di ristrutturazione nei condomini. L’IVA si paga allo Stato se si acquista l’immobile da una impresa, esistono varie aliquote a seconda che si acquisti come prima o seconda casa. L’imposta di SUCCESSIONE E DONAZIONE e’ quella che gli eredi pagano allo Stato proporzionalmente al valore dei beni ereditati. Soppressa nel 2001 tuttavia, per i beni immobili o diritti reali immobiliari compresi nell’attivo ereditario, vanno pagate le imposte ipotecaria e catastale, rispettivamente nella misura del 2% e 1%, applicate alla base imponibile determinata secondo le disposizioni relativa all’imposta di successione. L’imposta di BOLLO si paga sui contratti e sulle ricevute dell’affitto. L’imposta CATASTALE E IPOTECARIA si paga allo Stato in seguito a volture catastali e trascrizioni, iscrizioni e variazioni nei pubblici registri immobiliari in proporzione ad aliquote stabilite dallo Stato. L’imposta di REGISTRO si paga allo Stato al momento dell’acquisto dell’immobile ed e’ proporzionale al valore dell’immobile secondo certi coefficienti stabiliti dallo Stato.

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