Immobili “usati” calano i prezzi!

di Redazione Commenta

Cala il prezzo delle abitazioni usate nei primi sei mesi dell`anno. Compravendite diminuite del 15 per cento. E in Italia il mattone costa il 7% in meno. Continua a sgonfiarsi la bolla immobiliare e per la prima volta da dieci anni i prezzi delle case vanno giu` in modo significativo. Sono scesi del 7 per cento nei primi sei mesi dell`anno, con punte dell`8-9 per cento nei grandi centri urbani. Tengono solo gli immobili di nuova costruzione (dove la domanda e` ancora superiore all`offerta) e quelli di pregio. Una frenata annunciata. In giro ci sono pochi soldi, e quelli che ci sono costano: l`aumento dei tassi di interesse ha frenato la richiesta di mutui e la eco della crisi dei sub-prime ha finito per dispiegare i suoi effetti anche sul mercato italiano. Le banche hanno chiuso i cordoni della borsa, fanno piu` controlli prima di concedere un mutuo e se fino a due anni fa finanziavano fino al 90 per cento del costo dell`immobile, oggi arrivano al 60-70 per cento. I segnali della frenata c`erano tutti gia` nel 2007, un anno poco brillante: si vendevano meno case e per venderle si impiegava piu` tempo. Il risultato non poteva essere che una discesa dei prezzi. Il 2008 ha presentato il conto per intero: le compravendite sono diminuite tra il 13 e il 15 per cento rispetto al primo semestre del 2007, finendo per trascinare giu` i prezzi degli immobili.

Le stime le ha fatte l`ufficio studi di Ubh, sulla base dei dati forniti da Professione Casa e Grimaldi immobiliare. Le discese piu` significative si sono registrate nelle grandi citta`: a Napoli e Palermo i prezzi degli immobili sono scesi nei primi sei mesi del 2008 del 9 per cento, a Roma dell`8,3 e a Milano dell`8. Ma in tutti i quindici capoluoghi di provincia presi in considerazione domina il segno meno (con oscillazioni che vanno dal 6,5 al 5 per cento).
Insomma dopo anni di euforia il mercato e` rallentato. Due i segnali che facevano prevedere la frenata: «L`allungamento oltre i 5 mesi delle compravendite e l`allargamento della forbice fra prezzo iniziale e finale di vendita (mediamente del 15 per cento) – spiega Alessandro Ghisolfi, direttore dell`ufficio studi Ubh – erano indicativi del fatto che il mercato stesse entrando in questa nuova fase». Ora l`attesa si sposta sul futuro. Secondo Ubh, per la fine del 2008 la dinamica di aggiustamento dei prezzi si confermera` con ulteriori ribassi di 2-3 punti percentuali, mentre le compravendite si dovrebbero stabilizzare intorno alle 680-700 mila unita`. Nel 2009 pero` il mercato potrebbe ripartire. «Ci aspettiamo un aumento delle compravendite del 5-7 per cento rispetto al 2008- prevede Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari – quanto alle quotazioni l`anno prossimo non ci sara` nessun aumento dei prezzi, che resteranno fermi ai livelli attuali».

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