Legambiente: “Con l’atomo nessuna indipendenza ma solo costi che pagheranno gli italiani come per Alitalia”

di Redazione Commenta

“Per stare al passo con l’Europa il governo dovrebbe pensare agli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti per il 2020, da raggiungere con l’aumento dell’efficienza energetica, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e modalità più sostenibili di trasporto per merci e persone. Solo così rispetteremo il target europeo del 20-20-20 e potremo ridurre la bolletta energetica del Paese e i consumi di petrolio, visto che con il nucleare si produce solo elettricità”. Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, commenta le dichiarazioni sul programma nucleare rilasciate dal Ministro Claudio Scajola, in occasione della conferenza organizzativa della Uil. “E’ vero che paghiamo l’energia elettrica molto più degli altri paesi europei – prosegue Cogliati Dezza – ma, come ricordano sia il Mit di Boston che il Dipartimento per l’energia statunitense, produrla con il nucleare sarebbe ancora meno conveniente. E i costi poi, come nel caso Alitalia, peserebbero solo sulle tasche dei contribuenti”.

E a proposito della minore dipendenza dall’estero il presidente di Legambiente incalza: “Saremmo curiosi di sapere dal Ministro dove sono le nostre miniere di uranio, senza il quale le centrali di terza generazione che il governo intende costruire non possono funzionare” e conclude: “Non sappiamo poi a quali Paesi europei si riferisca Scajola quando dice che in molti stanno puntando sul nucleare. Gli ricordo che Germania e Spagna hanno delineato una strategia di uscita dall’atomo grazie a quel sistema energetico sostenibile di cui anche l’Italia dovrebbe dotarsi”.

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