Costruttori pronti alla realizzazione di 100mila alloggi

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“A questo tavolo sono riunite oggi, per la prima volta, tutte le principali sigle degli operatori delle costruzioni, che hanno fortemente condiviso il varo da parte del Governo del Piano nazionale di edilizia abitativa e hanno deciso di accordarsi per contribuire in modo decisivo alla sua rapida e efficace attuazione” Con queste parole il presidente dell`Ance Paolo Buzzetti ha aperto la conferenza stampa congiunta che si e` svolta nella sede dell`Associazione nazionale costruttori e alla quale hanno preso parte Luciano Caffini (presidente Ancab-Legacoop), Romano Galossi (Ancpl-Legacoop), Giuseppe Venturelli (presidente Federabitazione-Confcooperative) e Fabrizio Marchi (presidente Aniem), rappresentanti delle Associazioni che – assieme a Agci Abitazione e Federlavoro e Servizi Confcooperative – hanno aderito al Protocollo d`intesa sostenuto e promosso dall`Ance e mirato alla realizzazione del Piano casa. Un incontro nel corso del quale gli operatori del settore hanno dimostrato la chiara determinazione a svolgere un ruolo da protagonisti nella concreta messa in campo di un progetto atteso da lungo tempo, che non si limita a prevedere la costruzione di nuovi alloggi per le fasce deboli della popolazione ma punta in senso piu` ampio alla riqualificazione e al rilancio di interi “pezzi“ di citta`. “Una duplice e importante sfida – ha spiegato il presidente Buzzetti – alla quale abbiamo deciso di rispondere unendo le nostre forze e competenze, che intendiamo mettere a disposizione di Regioni e Comuni con il preciso obiettivo di garantire la realizzazione di interventi di qualita`. Vogliamo, cioe`, essere interlocutori privilegiati e insieme garanti della costruzione e della successiva gestione di residenze moderne, costruite con la massima attenzione alla sicurezza, al risparmio energetico, alla mobilita` sostenibile”.

Ma affinche` questo sia possibile, ha aggiunto il presidente dell`Ance, non solo sono necessari norme chiare e tempi certi a livello nazionale (in questo senso sarebbe auspicabile l`emanazione in tempi rapidi del dpcm che definira` le linee operative del Piano), ma e` anche indispensabile il forte impegno da parte delle amministrazioni locali a dare concretezza alle iniziative. “Ed e` proprio sul territorio – ha aggiunto Buzzetti – che agiremo in modo capillare, attraverso le nostre associazioni e reti imprenditoriali, che garantiscono la piena disponibilita` a essere interlocutori efficaci e fattivi di Regioni e enti locali, ai quali spettano le preminenti responsabilita`, anche sul fronte della programmazione”.
Se tutta la “macchina organizzativa“ funzionera` in modo corretto il numero di alloggi potenzialmente realizzabili con il Piano casa potrebbe, secondo le stime dei costruttori, aumentare in modo significativo: dai 20mila annunciati dal Governo fino a 100-110 mila unita`.
“Un risultato importante – ha dichiarato il presidente dell`Ance – che presuppone comunque una serie di condizioni, soprattutto di ordine finanziario. Prioritaria e`, ad esempio, la disponibilita` di aree a basso costo, sulle quali realizzare un mix di interventi, che contengano cioe` una parte di abitazioni da destinare all`affitto a canone sostenibile e un`altra parte da mettere in vendita sul libero mercato”.

Anche sul fronte della mole di investimenti attivabili l`Ance ha elaborato delle stime, presentate nel corso dell`incontro. Tra fondi pubblici e contributi di vari operatori, dalla Cassa depositi e prestiti ai Fondi e alle Fondazioni, si arriverebbe a circa 11 miliardi di euro per l`edilizia residenziale e sociale, che potrebbero diventare 17 considerando anche gli interventi per la mobilita` e la riqualificazione del territorio.

“La nostra aspettativa – ha dichiarato a questo proposito il presidente di Ancab Legacoop Luciano Caffini – e` che i partner economici coinvolti nel Piano sappiano congegnare offerte finanziarie capaci di incrociare efficacemente la nostra offerta abitativa, in un contesto in cui e` indispensabile che gli enti locali garantiscano un comportamento rigoroso e virtuoso”.

“Il Piano casa – ha aggiunto inoltre Caffini – oltre a fissare con chiarezza i ruoli degli attori pubblici e privati, mette in moto una vera e importante competizione tra progetti, e noi siamo pronti a scommettere sulla capacita` delle nostre imprese di fare una progettazione seria ed efficace”. Una forte condivisione delle esigenze e degli obiettivi sottolineati dal presidente dell`Ance e affermati con chiarezza nel Protocollo d`intesa e` stata espressa da Romano Galossi di Ancpl Legacoop. Galossi ha sottolineato, in particolare, che la riuscita del Piano casa dipendera` strettamente dalla capacita` di dialogare con gli enti locali: solo attraverso un efficace rapporto con il territorio potranno essere definite le aree su cui realizzare non solo nuove residenze ma anche servizi e infrastrutture per la mobilita`. “Attraverso il Piano casa – ha aggiunto il presidente di Federabitazione-Confcooperative Giuseppe Venturelli – sara` possibile dare risposte importanti ai tanti attuali problemi del mercato immobiliare, che vanno dalla caduta del potere d`acquisto delle famiglie, alla crisi del credito a livello internazionale fino alle lungaggini burocratiche che hanno finora impedito agli operatori di realizzare gli interventi in tempi certi“. Si tratta insomma di una sfida importante per gli operatori delle costruzioni, “sfida che – ha affermato il presidente dell`Aniem Fabrizio Marchi – siamo pronti ad affrontare con determinazione e impegno, puntando sul nostro forte radicamento sul territorio. E proprio con questo obiettivo – ha concluso Marchi – ci proponiamo oggi come collaboratori privilegiati degli enti locali e attori protagonisti dei processi di trasformazione e rigenerazione del territorio”.

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