Autorita’per l’energia: dal 1° ottobre elettricita’ e gas in aumento

di Redazione Commenta

Lieve aumento per le bollette dell’energia elettrica: + 0,8%. Maggior incremento per il gas: 5,8%. Ciò secondo le condizioni economiche di riferimento indicate dall’Autorità per l’energia per il quarto trimestre 2008. Dal prossimo 1° ottobre, quindi, la spesa su base annua delle famiglie aumenterà di 3,7 euro per l’energia elettrica e di 61,5 euro per il gas, sull’onda lunga del caro-petrolio. Il sistema energetico italiano è infatti ancora fortemente dipendente dall’importazione di idrocarburi; perciò il forte aumento del prezzo del greggio dei mesi precedenti (con punte record di 144 dollari al barile per il Brent) pesa ancora sull’aggiornamento delle condizioni di fornitura, specie per il gas. Gli aumenti della spesa per le bollette nei passati nove mesi (+7,9 % per l’energia elettrica e + 4,4% per il gas) sono comunque stati più contenuti della spesa per il petrolio nello stesso periodo di confronto (+26,2% in dollari e +19,7 % in euro); ciò anche per effetto della costante diminuzione delle tariffe di trasporto e distribuzione e del contenimento di alcuni oneri generali di sistema. In particolare, in luglio, l’Autorità ha diminuito dell’1,3% la componente trasporto gas degli stessi prezzi di riferimento, limitando così l’aumento complessivo che altrimenti avrebbe superato il 6%. Le delibere con gli aggiornamenti (ARG/gas 140/08, 141/08 e ARG/elt 137/08,138/08, 139/08) sono pubblicate sul sito www.autorita.energia.it
Le modalità di aggiornamento trimestrale delle condizioni economiche
Per il gas, i prezzi di riferimento tengono conto dei prezzi della materia prima gas naturale sul mercato internazionale, che seguono normalmente di qualche mese quelli del petrolio. Gli stessi prezzi di riferimento nazionali vengono opportunamente basati su indicatori legati non solo alle quotazioni medie di petrolio, ma anche a quelle di oli combustibili e gasolio dei nove mesi precedenti. Tale metodo di fissazione del costo della componente materia prima, per i prezzi di riferimento applicabili ai più piccoli consumatori (ad esempio le famiglie), garantisce comunque una certa stabilità, attenuando e diluendo nel tempo l’incidenza dei periodi di picco degli idrocarburi, sia in aumento che in diminuzione.
Con il nuovo aggiornamento, si registra una maggiore incidenza della componente “materia prima”, ed una minore incidenza delle altre componenti.
Per l’energia elettrica, l’attuale aggiornamento si basa: sui dati consuntivi del costo di approvvigionamento dell’Acquirente Unico; su una previsione meno sfavorevole per l’andamento, da qui alla fine dell’anno, delle quotazioni del greggio; su conseguenti ribassi

attesi nella borsa elettrica. Le condizioni economiche di fornitura per l’elettricità vengono infatti calcolate con un metodo necessariamente diverso da quello del gas, dovendo tener conto di quanto speso dall’Acquirente unico (l’organismo deputato agli acquisti per le famiglie in maggior tutela) per l’approvvigionamento di energia elettrica sul mercato all’ingrosso fino al momento dell’aggiornamento trimestrale, e delle stime su quanto prevede di spendere nel resto dell’anno. Le voci che concorrono a formare il lieve aumento trimestrale sono principalmente dovute al trascinamento dai prezzi del gas (utilizzato nelle centrali termoelettriche, che scontano ancora i pesanti rialzi petroliferi), nonché a costi per lo sbilanciamento2 registrato nei mesi scorsi dall’Acquirente Unico.
Con il nuovo aggiornamento trimestrale, si registra una maggior incidenza della voce “costi di approvvigionamento”; minore, invece, l’incidenza di “oneri generali di sistema”, “costi di rete e misura”. Definite le modalità per l’applicazione del bonus sociale
L’Autorità per l’energia ha definito le modalità di applicazione del nuovo regime di protezione sociale che potrà garantire un risparmio del 20% circa sulle bollette dell’elettricità ai clienti domestici con più basso reddito. Il valore del bonus sarà crescente secondo la numerosità dei nuclei familiari aventi diritto (60 euro/anno per un nucleo di 1-2 persone, 78 euro/anno per 3-4 persone, 135 euro/anno per un numero di persone superiore a 4).
Hanno diritto al bonus i consumatori che dispongano di un ISEE inferiore o uguale a 7500 euro. L’ISEE è l’indicatore di situazione economica equivalente, che permette di misurare la condizione economica delle famiglie, tenendo conto del reddito, del patrimonio mobiliare-immobiliare e delle caratteristiche di numerosità e tipologia. E’ già ampiamente utilizzato per l’accesso ad altre prestazioni a carattere sociale, soprattutto a livello locale. A titolo puramente esemplificativo, un nucleo familiare composto da padre, madre e due figli, monoreddito, in affitto e senza ulteriori disponibilità patrimoniali, rientra nella soglia ISEE di 7.500 con reddito annuo lordo fino a circa 23.400 euro.
A regime, si stima che potranno beneficiare della compensazione sociale circa 5 milioni di clienti disagiati, ai quali saranno assegnati, nel complesso circa 384 milioni di euro l’anno. Il sistema, basato anche sulla necessaria collaborazione dei Comuni, sarà pienamente operativo dal gennaio 2009 e prevede che il godimento del bonus possa essere anche retroattivo per tutto il 2008, per le richieste effettuate entro il 28 febbraio 2009.
L’effetto caro-petrolio
Le quotazioni e gli aumenti dei mesi precedenti (nel luglio 2008, si è registrato il massimo storico di 147 dollari per il WTI) hanno avuto ripercussioni in tutti i Paesi consumatori. Anche all’estero, ed in particolare in Europa, le tensioni sui mercati internazionali dei combustibili si stanno scaricando sui prezzi finali dell’energia elettrica e del gas. In Francia, ad esempio, per il gas sono previsti aumenti del 5%, mentre in Irlanda e Regno Unito gli aumenti dovrebbero attestarsi sul 20% e oltre.
Spesa totale annuale per il consumatore domestico tipo per energia elettrica e gas
Utilizzando i nuovi aggiornamenti, la spesa annua tendenziale di un consumatore tipo di energia elettrica e gas aumenterà di circa 65 euro e può essere rappresentata con i valori e le variazioni della tavola 1. La spesa per il gas rappresenta più del 69% della spesa totale annuale (gas piùenergia elettrica), al lordo delle imposte. Va inoltre considerato che il gas viene usato per oltre il 60% della produzione elettrica.
Energia elettrica: l’aggiornamento trimestrale nel dettaglio
Le condizioni economiche di riferimento per la fornitura di energia elettrica, nel 4° trimestre 2008, implicano per le famiglie un prezzo di 18,07 centesimi di euro per kilowattora, con un aumento, per la fornitura tipo, del 0,8%. Per la famiglia tipo (con consumi medi di 2.700 kilowattora all’anno e una potenza impegnata di 3 KW) questo si traduce in una maggiore spesa annuale di circa 3,7 euro, incluse le imposte.
Per un consumatore non domestico con consumi da 6.000 kWh/anno e una potenza impegnata di 6 kW (ad esempio piccole imprese, commercio e artigianato), si registra un incremento dello 0,5%, rispetto al trimestre precedente.
Basandosi sull’aggiornamento del quarto trimestre, la spesa media annua tendenziale per l’energia elettrica della famiglia tipo è di circa 487,80 euro, così ripartita: circa 65,8% per i costi di approvvigionamento (costo di energia e dispacciamento); circa 13,2% per trasporto, distribuzione e misura; circa 13,7% per imposte; circa 7,3% per oneri generali di sistema.
Gas: l’aggiornamento trimestrale nel dettaglio
L’aggiornamento trimestrale delle condizioni economiche di riferimento porta il prezzo del gas a 80,10 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse. Per il cliente tipo (famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi), ciò comporta un aumento del 5,8%, con una maggiore spesa annuale tendenziale di circa 61,5 euro, incluse le imposte.
Nel 4° trimestre, la spesa media della famiglia tipo, sarà dunque di circa 1.121,39 euro l’anno, così suddivisa: circa 49,9% per la materia prima gas; circa 14,7% per i servizi di distribuzione, trasporto, stoccaggio, vendita, misura e commercializzazione; circa 35,4% per le imposte.
Le previsioni sugli aumenti di luce e gas
Vengono spesso diffuse notizie riguardanti previsioni di aumenti di prezzi per l’energia elettrica ed il gas. Ciò, secondo numerose segnalazioni pervenute anche all’Autorità, ha l’indesiderato effetto di allarmare erroneamente molti consumatori, indotti a ritenere che nell’arco dell’anno si succedono aumenti frequenti quanto ogni più varia previsione.
In realtà, tali previsioni di aumenti delle bollette che di tanto in tanto istituti specializzati ed organi di comunicazione diffondono, con dati spesso difformi dalle determinazioni trimestrali della Autorità, non rappresentano altrettanto frequenti variazioni della spesa delle famiglie. Infatti è opportuno ricordare che ogni eventuale cambiamento di prezzi di riferimento o tariffe viene calcolato 4 volte all’anno dall’Autorità ed alla fine di ogni trimestre, con decorrenza per l’inizio dei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre di ogni anno.

www.autorita.energia.it

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