Elaborazione Tecnocasa su dati Bankitalia la crisi fa paura, grande gelata per i mutui. Nel secondo trimestre dell`anno flessione del 10%. Genova (-17%) si colloca comunque all`11° posto in Italia. Il mercato dei prestiti per l`acquisto delle abitazioni fa segnare nel secondo trimestre 2008 un -10% rispetto allo stesso trimestre dell`anno precedente. A livello di macroaree si puo` notare un peggioramento generalizzato: -12% nel Nord-Ovest, -8% nel Nord-Est, -10% al Centro, -9% al Sud e -11% nell` Italia insulare. Per quanto riguarda piu` specificatamente la Liguria, il dato registra un -16% rispetto allo stesso trimestre del 2007. Nel secondo trimestre 2008 sono stati erogati 475 milioni di euro, un ammontare che colloca la regione al 10° posto per volumi erogati. Tutte le province presentano una diminuzione delle erogazioni: Imperia (-14%), La Spezia e Savona (-15%). Di segno negativo anche la provincia di Genova (-17%), che comunque si colloca al 11° posto per volumi erogati in Italia con 278 milioni.

Tornando alle cifre nazionali, il credito ipotecario destinato alle famiglie per l`acquisto di abitazioni presenta un volume di erogazioni pari a 15,03 miliardi, in flessione di 1,68 miliardi, che tradotto in termini percentuali (-10,18%) conferma il momento non positivo del mercato (da ricordare che i volumi erogati includono anche i mutui di sostituzione).
Per quanto riguarda il valore delle consistenze dei mutui in Italia, si registra una crescita. Dopo un`iniziale diminuzione nel mese di marzo e aprile, l`andamento ha ripreso a salire fino al mese di agosto, quindi considerando un arco temporale di un anno, ovvero rapportando il dato nel periodo di gennaio/giugno 2008 con quello di gennaio/giugno 2007, si ottiene una crescita media del 4,4% delle consistenze. Andando ad analizzare l`importo medio erogato nei primi 6 mesi del 2008, pari a 123.000 euro, si osserva che il valore e` in linea con il dato del 2007, in ripresa comunque rispetto ai primi 3 mesi del 2008. Questo dato potrebbe sembrare anomalo a fronte di una diminuzione dei volumi erogati e di un mercato immobiliare riflessivo, ma puo` essere spiegato dalla tendenza degli istituti bancari italiani ad erogare mutui alle famiglie considerate piu` solvibili. Tale dato rappresenta la media di valori molto eterogenei che vanno dal mutuo medio piu` alto del Lazio e della Toscana (140.000 euro) a quello piu` basso della Calabria (96.000).
Le tensioni dei mercati finanziari hanno portato i mutuatari a continuare a preferire il tasso fisso; si stima infatti che circa il 70% dei nuovi mutui siano stati stipulati a tasso fisso, sebbene recentemente la Bce abbia diminuito i tassi di mezzo punto. L`andamento dell`Euribor (parametro di riferimento della maggior parte dei mutui a tasso variabile), messo a confronto con l`Irs (uno dei principali parametri utilizzati dai mutui a tasso fisso) rivela come la forbice tra i due tassi si e` assottigliata nel corso degli anni. I due andamenti nei primi mesi del 2008 si sono sovrapposti fino ad arrivare ad una situazione impensabile solo 24 mesi fa, dove l`Irs supera l`Euribor.

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