I Verdi della Provincia di Firenze, hanno presentato in Conferenza Stampa le risposte ricevute all’interrogazione in Consiglio Comunale sul tema casa. “Riteniamo che il problema della casa e degli affitti elevati sia una delle ferite di cui la città soffre – dichiarano Tommaso Grassi, Portavoce Provinciale dei Verdi e Capogruppo in Consiglio di Quartiere 5 di Firenze e Luca Ragazzo, Capogruppo dei Verdi in Consiglio Provinciale – Per questo è necessaria la massima attenzione da parte di chi amministra: ad esempio, una volta completato un progetto, se ne dovrebbero approfondire attentamente gli effetti”. “Abbiamo presentato due interrogazioni in Consiglio Comunale per appurare i risultati conseguiti dal programma nazionale dei 20.000 alloggi in affitto, e dalla prima esperienza fiorentina dell´applicazione della norma del 20% di edifici destinati ad affitto calmierato su interventi superiori ai 2000 mq, ovvero l´intervento di Via Toscanini-Via Respighi, frutto della concessione edilizia di Viale Belfiore – affermano gli esponenti Verdi -. Ebbene, quanto emerge dalle risposte dell´Assessorato alla Casa e all´Urbanistica del Comune è sorprendente e preoccupante”.

“Si apprende, per quanto riguarda l´intervento dei 20.000 alloggi in affitto, che i 388 alloggi previsti ad affitto calmierato sono diventati 369, e che, ad inizio settembre, su 630 famiglie convocate dalla graduatoria del bando, solo 353 nuclei familiari hanno accettato, mentre 217 hanno rinunciato all´alloggio perché troppo caro il prezzo dell´affitto, che dovrebbe essere `calmierato´ – denunciano Grassi e Ragazzo -. Il prezzo infatti varia, in base alla zona, tra i circa 6 euro e i circa 7 euro a mq oltre l´IVA: ciò significa che un appartamento di 60 mq con un garage e una cantina di 30 mq (che non possono essere rifiutati in quanto appartengono al “pacchetto completo” dell´alloggio), costerà oltre i 650 euro, cifra che si avvicina al prezzo di mercato di un appartamento simile”.
“Ancora più sorprendente risulta la risposta in merito al progetto degli alloggi di Via Toscanini – Via Respighi, che avrebbero dovuto essere costruiti all´interno dell´intervento di Viale Belfiore, a cui sono collegati tramite la norma dell´obbligo per il costruttore di realizzare almeno il 20% dell´intero intervento edilizio con destinazione di appartamenti ad affitto calmierato per 10 anni – dichiarano i Verdi della Provincia -. Questi appartamenti sono stati realizzati nella zona di Rifredi perché, si legge nella risposta, `si è voluto privilegiare una localizzazione che rendesse disponibili con largo anticipo gli alloggi´. C´era tutta questa fretta oppure, mantenendo inalterata la superficie complessiva e permettendo maggiori superfici nella zona di maggior pregio (Viale Belfiore), si è voluto delocalizzare l´intervento di edilizia sociale in una zona meno di pregio e di minor costo per il privato ? ”
“Comunque, anche in questo caso, il rapporto tra il numero dei soggetti convocati per la concessione dell´alloggio, 187 famiglie, e il numero degli alloggi disponibili, 92, evidenzia una difficoltà a subaffittare gli appartamenti, a causa, si legge nella risposta, del `canone di locazione elevato´ – denunciano gli esponenti del sole che ride – In questo caso però non tutti gli appartamenti sono stati sub-affittati e, per la precisione, si legge nella stessa risposta all´interrogazione, 22 alloggi sono stati restituiti al privato, che adesso, senza nessun onere suppletivo, con 10 anni di anticipo può usufruirne liberamente, potendoli destinare al libero mercato (!!!)”.
“Se questo regalo del Comune di Firenze al privato costruttore non fosse abbastanza, si legge ancora nella risposta degli Assessori del Comune di Firenze, oltre ai 1.150 euro relativi alla registrazione dei contratti dei 22 alloggi restituiti anticipatamente, `resteranno a carico del Comune 25.000 euro mensili, per i 22 alloggi non sub-locati´ – rivelano Tommaso Grassi e Luca Ragazzo – 25.000 euro per 12 mesi, ovvero un anno, e per 10 anni, durata complessiva dell´affitto, equivalgono a 3.000.000 euro che vengono regalati al privato costruttore”.
“Una cifra economica, che sarebbe potuta essere impiegata per ripristinare le centinaia di case popolari, chiuse perché necessitano di interventi di manutenzione, invece di essere regalati ai privati costruttori sommandosi agli enormi privilegi e agevolazioni di cui essi hanno già goduto nella realizzazione dei due interventi, tra cui la trasformazione di aree agricole in edificabili, esenzioni ICI, riduzione oneri di urbanizzazione, e infine disponibilità di alloggi per il libero mercato che già da soli coprono quasi totalmente le spese sostenute dal privato … “.
“Per quel che ci riguarda, continueremo a denunciare le operazioni che nascondono una speculazione edilizia o un danno per la Città: questi progetti avvantaggiano solo pochi, consumano territorio pubblico e non risolvono affatto la situazione abitativa”- concludono Tommaso Grassi e Luca Ragazzo.

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