Lo studio ha come obiettivo la rilevazione del gettito relativo ai tributi gravanti sugli immobili. I dati, raccolti nel volume “Gli immobili in Italia, dialoghi tra banche dati: conoscere per decidere”, presentato alla Camera, rilevano entrate per il Fisco pari a 36,6 miliardi di euro nel 2007. Al primo posto si posiziona l’Ici, con il 31,26% del gettito, seguita dal 20,6% dell’Iva e dal 20,53% dell’Irpef. Meno importante l’imposta di registro, col 14,58% delle entrate, l’imposta ipotecaria e catastale con il 9,87%, l’Ires con l’1,7% e l’imposta sostitutiva dei mutui con l’1,05%. Si collocano agli ultimi posti l’imposta di successione, con lo 0,29% e l’Irap, con lo 0,12%.
Lo studio ha coinvolto 55 milioni di unità immobiliari presenti nella banca dati catastale, suddivise in base alle categorie. Il 56,94% degli immobili è utilizzato come prima abitazione, mentre il 39,94% è destinato ad usi commerciali. Opifici, alberghi e teatri occupano l’1,69%, seguiti da uffici e studi privati con l’1,03%, immobili di destinazione pubblica con lo 0,29% e di destinazione particolare (aeroporti, stazioni, edifici di culto) con lo 0,11%.

Le modalità di utilizzo, acquisite sulla base delle dichiarazioni dei redditi per gli anni 2006 e 2007, mostrano che il 45 per cento degli immobili è utilizzato come abitazione principale o sue pertinenze, il 9 per cento è a disposizione dei proprietari e che il 9,5 per cento risulta locato. Altri utilizzi si riscontrano nel 14,4 per cento dei casi, ma non si è ricostruito l’utilizzo per il 10,9 per cento degli immobili, in quanto in prevalenza riconducibili a tipologie di immobili per i quali la dichiarazione non è obbligatoria.
Secondo i rappresentanti delle istituzioni si tratta di un’impostante iniziativa, poiché la lotta all’evasione fiscale parte dalla conoscenza del territorio, utile per le valutazioni in merito al federalismo fiscale proprio grazie all’aggiornamento dei dati. Che avrà come risultato una banca dati statistica fruibile ad ogni livello di governo del territorio.
(a cura di A. C.)

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