News in libreria. “L’ Algeria”: una delle più affascinanti guide pubblicate da Bradt Travel Guides e tradotta da FBE Edizioni

di Redazione Commenta

L’ Algeria è uno dei più meravigliosi Paesi del Mediterraneo, di cui poco si conosce, sebbene sia a poco più un’ ora di volo dall’ Italia. L’ Algeria è un Paese dal fascino inaspettato. Inavvicinabile per decenni, questa nazione oggi dimostra di affrontare una notevole, se pur faticosa, capacità di recupero e per questa ragione sta diventando una delle mete preferite del Nord Africa.

Come tutti i Paesi che si affacciano sulla sponda meridionale del Mediterraneo, l’ Algeria ha due punti di forza: le vestigia romane e gli spettacolari paesaggi del Sahara. Le tormentate vicende del recente passato hanno frenato l’ afflusso dei turisti. Oggi l’ Algeria è una meta di viaggio impegnativa, ma questa guida, uscita di recente nella collana Bradt Travel Guides, intende fornire tutte le informazioni utili sulla situazione della sicurezza nel Paese e sulla scelta del periodo migliore per la visita.

Jonathan Oakes, l’ autore, nato e cresciuto in un tranquillo villaggio dell’ Inghilterra nord orientale, sin da piccolo sognava di visitare luoghi esotici e sperduti. Un giorno mentre guardava un programma sui possedimenti coloniali francesi in Africa capì per certo che prima o poi avrebbe visitato l’ Algeria, e nel tempo ha mantenuto la promessa fatta a se stesso.

Come tutti i visitatori occidentali anche Oakes non aveva le idee ben chiare su ciò che avrebbe trovato al suo arrivo. Pensava a una nazione distrutta da anni di guerra, e come tutti è rimasto sorpreso nel trovare un Paese elegante e vivace, anche se gli algerini sono ben consapevoli del problema d’ immagine di cui soffre la loro nazione.

Di sicuro l’ Algeria non è sempre un Paese semplice in cui vivere e lavorare, e ancor meno viaggiare, ma le ricompense per chi sa andare oltre le prime difficoltà sono immense. Jonathan Oakes ha saputo cogliere e descrivere con passione e precisione l’ anima di questo Paese che sta per diventare una meta imperdibile dell’ Africa settentrionale.

L’ Algeria trova posto solo nei depliant di alcuni tra i più avventurosi tour operator poiché non offre le solite vacanze a base di sole e di mare (le sue strutture non sono ancora pronte per questo), ma tour culturali più raffinati. Le rovine romane, i palazzi ottomani, i safari nel deserto, e lo stupefacente scenario montuoso sono le sue principali attrazioni. Il Paese ormai è pronto per essere scoperto da una nuova generazione di viaggiatori, seguendo le orme dei vittoriani che per primi resero Algeri una destinazione turistica per europei ben informati.

Nella prima parte della guida Oakes offre le informazioni generali, geografia, clima, storia, lingua religione, cultura e informazioni pratiche. Quindi una base di conoscenza essenziale e necessaria per chiunque. Negli otto capitoli della seconda parte vengono descritte le differenti zone a partire dalla capitale, la misteriosa Algeri, a la Cabilia la patria dei berberi, l’ Algeria occidentale, l’ Algeria orientale, il Sahara orientale e quello occidentale e per finire il grande Sud.

Algeri
Siede superba nella sua immensa baia, innalzandosi dal mare in una cerchia di colline come un anfiteatro. Algeri è una città o poco conosciuta o conosciuta per ragioni sbagliate. Di fatto era considerata come uno dei luoghi più pericolosi al mondo, ma le cose sono cambiate con il nuovo millennio e oggi non sembra affatto un luogo che ha ospitato per un decennio sommosse e terrorismo, ma si presenta come una città luminosa e aperta, con un’ aria decisamente europea, soprattutto nel centro dove si possono ammirare splendidi edifici bianchi decorati da imposte legno blu.

Algeri è una città che soffre di una crisi di identità, poiché può sembrare nello stesso tempo tradizionale e moderna, può capitare di sedersi in un caffè pieno di uomini che bevono caffè forte, mangiano dolci orientali parlando in arabo, mentre nel bar accanto giovani vestiti all’ultima moda ordinano hamburger mentre musiche di MTV fanno da sottofondo. Tutto ciò però non crea confusione ma rende Algeri una capitale eclettica e tollerante.

Un capitolo a parte è rappresentato dalla Casbah, il cui solo nome basta a evocare immagini di stradine strette e buie, piene di intrighi. Si tratta certamente di un luogo misterioso, sconosciuto e profondamente legato alle tradizioni di questo popolo. Questo è il vero cuore della città e da qui viene chi sostiene di essere un vero algerino. La Casbah è un mondo a parte e Oakes consiglia di visitarla se si vuole conoscere l’ altra faccia di Algeri ma non senza una guida.

Costantina
Costantina è considerata il capoluogo dell’ Algeria orientale ed è la terza città più grande del Paese anche da un punto di vista economico, e nel complesso è una meta obbligata. E l’ ambientazione stessa a lasciare a bocca aperta il turista poiché la città siede sull’ orlo di un burrone sopra una gola percorsa dal fiume Rhumel. La gola è attraversata da ponti mozzafiato che di per sé costituiscono una ragione di visita della città, ma Costantina è pittoresca e affascinante, anche se alcune zone risultano particolarmente degradate e bisognose di restauro.

Nella guida Oakes dedica ai Ponti un capitolo a parte – Le Pont el Kantara – La Passerelle Perregaux – Le Pont de Sidi Rached – Le Pont du Diable – Le Pont d’Arcole – che sono uno spettacolo unico e di sicuro effetto ma che risultano  essere una dura prova per i visitatori che non abbiano nervi saldi.

Albert Camus, lo scrittore
Una nota interessante delle guide Bradt è la loro varietà ed il fatto che diano molta importanza ai vari aspetti del Paese che di volta in volta viene presentato. Ad esempio nella guida sull’ Algeria troveremo note su Albert Camus, il premio Nobel per la letteratura, nato il 7 novembre del 1913 a Mondovi da una famiglia di pied noirs, il padre francese e la madre spagnola. Essendo la famiglia molto povera da piccolo Camus visse nel quartiere operaio di Belcourt ad Algeri. Dopo essersi laureato in filosofia all’ università di Algeri e dopo aver lavorato come giornalista fu espulso per la sua attività politica e andò a vivere in Francia. Nella sua biografia postuma Il primo uomo viene magistralmente descritta la sua infanzia in Algeria.

ALGERIA
di Jonathan Oakes
FBE Edizioni
Pag. 244
Euro 24,00

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