Housing sociale: pronte le norme operative e le prime risorse del Piano nazionale

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Con la firma da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri del Decreto che dà attuazione all’ articolo 11 del DL 112 / 2008 può dirsi definitivamente conclusa, anche se in ritardo, la fase di definizione dei contenuti più prettamente operativi. Sulla base di questi contenuti dovranno essere realizzate le successive fasi del piano casa comprese quelle che riguardano l’ effettiva realizzazione degli interventi previsti.

La definizione del Decreto, infatti, è stata oggetto di un lungo contenzioso tra Stato e Regioni che ha fatto slittare il termine inizialmente previsto per il 20 ottobre 2008 di circa dieci mesi. Il provvedimento giunge quindi dopo un prolungato esame nella Conferenza delle Regioni, il successivo esame da parte del CIPE (8 maggio 2009) e della Conferenza unificata Stato – Autonomie locali.

Le prossime scadenze
Il decreto sarà operativo solo dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Da tale data decorreranno i termini per la predisposizione del regolamento del fondo immobiliare (entro 90 gg). Per la ripartizione, sempre tramite decreto ministeriale, delle risorse disponibili tra le regioni (60 gg) mentre le proposte di intervento dovranno pervenire nei 180 gg successivi all`entrata in vigore di tale decreto.

Il DPCM si articola in due parti: la prima rappresenta il vero e proprio Decreto, la seconda è un allegato in cui sono contenute le norme attuative definite come Piano nazionale di edilizia abitativa.

Le risorse
Le risorse immediatamente disponibili per effetto del DPCM sono le seguenti.
– 150 milioni per l’ attivazione del sistema integrato dei fondi (per i quali è ipotizzabile che si proceda ad una selezione pubblica della SGR)
– 200 milioni per interventi di edilizia sovvenzionata con caratteristiche di immediata fattibilità di competenza di ex IACP e di comuni

Gli interventi di edilizia sovvenzionata dovranno essere inseriti nell’ apposita comunicazione che le Regioni e le province autonome invieranno nei 30 gg successivi all’ entrata in vigore del DPCM un’ apposita comunicazione al Ministero delle infrastrutture.

Per la definizione delle risorse da ripartire tra le Regioni, destinate agli interventi di tipo più tradizionale ed in particolare incremento del patrimonio ERP e programmi integrati di promozione di edilizia residenziale anche sociale, sarà difficile che possa essere rispettato il termine di 60 gg, soprattutto per la necessità di far confluire risorse provenienti non solo dal Ministero delle infrastrutture, ma anche dal Ministero dell’ Economia, sul Fondo nazionale di edilizia abitativa istituito dall’ art. 11 comma 12 del Decreto Legge 112 / 08.

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