La casa ecosostenibile non è solo ricerca, innovazione, investimento, ma è anche e soprattutto l’ interpretazione di un nuovo concetto del risparmio: il risparmio energetico. Ecco perché gli imprenditori del mattone devono necessariamente essere competitivi in questo settore e investire in ricerca ed innovazione per proporre all’ utente finale il nuovo concetto di risparmio.

Infatti, da oggi in casa si può ottenere il massimo dell’ efficienza con il minimo impatto ambientale. Ad esempio, è vero che un edificio a basso consumo energetico costa circa il 15% in più rispetto ad un immobile tradizionale, ma da subito il risparmio è evidente: con un impianto di riscaldamento classico un alloggio ha un costo annuo di circa 2.000,00 euro, mentre una casa con elevati standard energetici qualitativi ha una spesa intorno ai 150,00 / 200,00 euro l’ anno.

Pertanto è necessario promuovere politiche per l’ edilizia sostenibile a livello nazionale e locale, premiando le pratiche migliori attraverso nuovi incentivi. Il processo di sensibilizzazione però non è semplice, anche se basterebbero piccoli gesti quotidiani per contribuire all’ abbattimento dell’ impatto ambientale, in termini di emissioni di anidride carbonica.

Dal connubio fra tradizione e tecnologia dipende il minor consumo e quindi il minore spreco oltre che l’ utilizzo migliore delle risorse a nostra disposizione. E dunque, anche possibilità di usufruire delle migliori tecnologie applicate ai materiali per la coibentazione degli edifici. Ad esempio, pannelli solari, pavimenti di legno, rispetto dei criteri di bioedilizia e di bioarchitettura consentono un risparmio dell’ energia che può arrivare al 30%. L’ uso razionale delle risorse è quindi il primo elemento di riferimento per salvaguardare l’ ambiente. Ma solo un comune impegno mirato a realizzare iniziative rispettose del territorio e delle sue risorse potrà migliorare la qualità della nostra vita.

Per quanto riguarda il Settore dei Servizi, quest’ anno in Europa 160 milioni di immobili del terziario avranno un certificato di sostenibilità ambientale. Inoltre, secondo un recente studio, per un green building, gli imprenditori sono disposti ad investire il 10% in più dell’ affitto, rispetto ai valori medi di mercato. Questi numeri sottolineano che è il momento giusto per investire in questa direzione, riqualificando così l’ offerta.

Peraltro, anche la domanda di edifici ecocompatibili è in aumento. È pertanto necessario che gli investitori colgano le potenzialità del mercato, coinvolgendo tutti gli attori interessati a costruire e ad usufruire di una migliore qualità della vita e dell’ ambiente, oltre che amministrazioni pubbliche, ricercatori, progettisti, investitori, costruttori, imprenditori e cittadini.

L’ ultima Finanziaria ha confermato fino al 2010 gli incentivi fiscali, è auspicabile dunque che sempre più italiani accedano alle agevolazioni con una maggior consapevolezza, per un ambiente a misura d’ uomo.

Fonte: Fimaa

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