Panorama di Economia Immobiliare. I mutui

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Panorama di Economia Immobiliare. I mutui

Dal rapporto mensile Abi risulta che, a febbraio 2010, la crescita dei finanziamenti per l’ acquisto di immobili, è stata superiore al +8% (+6,8% a gennaio 2010 e -1,9% a febbraio 2009)

Il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’ acquisto di abitazioni – che sintetizza l’ andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – ha raggiunto il minimo storico del -2,6% ovvero -7 punti base rispetto al mese precedente e -168 punti base rispetto a marzo 2009.

Secondo Crif anche nel mese di marzo 2010 la domanda di prestiti da parte delle famiglie italiane (nel suo aggregato prestiti personali e prestiti finalizzati) risulta in calo, facendo registrare un -9%, a parità di giorni lavorativi, rispetto allo stesso mese del 2009.

Confrontando la domanda dei prestiti del primo trimestre del 2010 con i valori dello stesso periodo del 2009 si evidenzia un calo complessivo del -6%, che assume maggior peso se si considera che il primo trimestre 2009 aveva già fatto registrare un decremento del -3%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Distinguendo la domanda nelle due macrotipologie di finanziamenti, si osserva come a marzo 2010 continuino ad essere i prestiti finalizzati la componente che incide maggiormente nel calo complessivo, registrando un -13% (ponderato sui giorni lavorativi) rispetto allo stesso periodo del 2009, mentre il calo dei prestiti personali si attesta su un più contenuto -3%.

Analizzando la distribuzione degli importi dei prestiti richiesti complessivamente nel primo trimestre del 2010, emerge come i prestiti finalizzati abbiano avuto una notevole incidenza nelle fasce cosiddette small ticket, parallelamente anche con durate più brevi, mentre i prestiti personali hanno una maggiore incidenza nelle fasce di importo dai 5 ai 10mila euro, con una distribuzione delle durate omogenea rispetto al primo trimestre 2008.

Secondo MutuiOnline, il primo trimestre del 2010 conferma per il mercato dei mutui i segnali positivi riscontrati negli ultimi tre mesi del 2009. I dati mostrano infatti come l’ attuale situazione del costo del denaro, fermo ormai da agosto 2009 ai minimi storici di sempre, consenta ai diversi istituti di credito di proporre un’offerta di mutui a condizioni sempre più interessanti e con soluzioni diversificate.

La scelta dei mutuatari è sempre più orientata verso i tassi variabili, che rappresentano quasi l’ 80% delle nuove erogazioni. Le migliori offerte di mutui variabili con cap rate fissano il tetto massimo tra il 5,5% e il 5,8%, quindi molto simile ai migliori tassi fissi attuali, stabili intorno al 5%.

Un’ offerta di tassi fissi così convenienti spiega allo stesso tempo perché, nonostante la fase attuale di tassi bassi, quasi il 20% dei mutuatari preferisca pagare un po’ di più per avere la certezza di un tasso sempre uguale ma a livelli storicamente convenienti.

La convenienza dei tassi si riflette anche sui mutui di surroga, che continuano a rappresentare una grossa fetta del mercato e permettono ai mutuatari che ne abbiano necessità di cambiare mutuo a costo zero passando a condizioni più convenienti.

In base ai dati a livello nazionale resi noti dall’ Istat, nel terzo trimestre 2009, sono stati stipulati 174.974 mutui, di cui 103.709 (pari al 59,3%) con costituzione di ipoteca immobiliare e 71.265 (40,7%) senza costituzione di ipoteca immobiliare.

Rispetto al terzo trimestre del 2008, il numero totale dei mutui resta sostanzialmente stabile, in calo di appena lo 0,8%. In particolare, i mutui non assistiti da ipoteca immobiliare segnano un aumento tendenziale del 2,9%, mentre quelli garantiti da ipoteca immobiliare diminuiscono del 3,1%.

Nel terzo trimestre 2009 i mutui non garantiti da ipoteca immobiliare registrano variazioni tendenziali positive nel Nord-Est e nel Centro, rispettivamente del 10,3% e del 4,6%. Per i mutui garantiti da costituzione di ipoteca immobiliare, sono le ripartizioni del Nord – Est e del Sud le sole a registrare degli incrementi rispetto al terzo trimestre 2008 (rispettivamente 3,1% e 3,5%), mentre nell’ Italia Nord – Occidentale si osserva una variazione tendenziale negativa pari al 10,7%.

Da sottolineare, infine, il differente andamento presente tra i mutui riferiti agli archivi notarili distrettuali aventi sede nelle città metropolitane e quelli stipulati nel complesso dei restanti archivi. Se nel primo trimestre 2009 si osservano flessioni tendenziali per entrambe le tipologie di mutuo, che risultano più marcate negli archivi notarili distrettuali aventi sede nelle città metropolitane, nel secondo trimestre i mutui senza ipoteca relativi agli archivi non aventi sede nelle città metropolitane registrano una ripresa dello 0,2%, che si porta al 5,9% nel terzo trimestre. Continuano a diminuire, invece, quelli riferiti agli archivi con sede nelle città metropolitane, seppure con minore intensità rispetto ai primi sei mesi dell’ anno.

Fonte: Tecnoborsa
www.tecnoborsa.it

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