Progetto europeo ”JESSICA for Cities J4C”. Nuovi strumenti finanziari per lo sviluppo delle città

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Progetto europeo ”JESSICA for Cities J4C”. Nuovi strumenti finanziari per lo sviluppo delle città

A Villa Montalto il punto sul progetto e i nuovi sviluppi. Fondi a capitale pubblico – privato per rilanciare le aree urbane



Nuovi strumenti per far crescere le città. Questo il principale risultato del progetto europeo JESSICA for Cities J4C, di cui la Regione Toscana è capofila e che ha aperto la strada alla ricerca di possibili forme di applicazione dei nuovi strumenti di ingegneria finanziaria previsti dai Regolamenti sui fondi strutturali per il periodo 2007 – 2013, per sostenere gli investimenti che favoriscono interventi di recupero e rigenerazione urbana, sviluppo qualificato e nuova occupazione nelle città e nelle aree urbane.


Partito nella primavera 2008 Jessica for Cities (acronimo per Joint european support for sustainable investment in city areas) ha presentato a Villa Montalto, a Firenze, i risultati di un proficuo lavoro di confronto e scambio di esperienze tra la Regione Toscana e cinque città europee: Manchester, Porto, Brasov, Atene e Poznan, con il supporto della JESSICA Task Force della BEI (Banca europea degli investimenti)  in qualità di partner associato.

Joint european support for sustainable investment in city areas è una iniziativa della Commissione europea che promuove l’ attuazione di meccanismi di ingegneria finanziaria, in particolare Fondi di sviluppo urbano (FSU). JESSICA for Cities è un gruppo di lavoro nato all’ interno del Programma europeo URBACT II finalizzato a supportare lo scambio di buone pratiche tra le città europee. 
Nel suo intervento introduttivo l’ assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha sottolineato i contenuti fortemente innovativi di JESSICA.

”Questo progetto – ha detto – ha permesso di confrontarci a livello europeo. Le nostre politiche sono in linea con l’ Europa e l’ interesse per i Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile è forte, perché sono un esempio riuscito di progettazione integrata urbana che ben si adatta al territorio della nostra regione. E per la Regione è prioritaria una politica di riqualificazione delle città e delle aree urbane.

Una intera linea di intervento del POR – CReO 2007 – 2013 è dedicata alle aree urbane. Lo scorso autunno sono stati approvati i PIUSS presentati dai comuni: piani integrati complessi, composti da numerosi progetti e che richiedono grandi finanziamenti. L’ idea dei Piani di sviluppo urbano è una sfida che vogliamo raccogliere”.


Ecco le novità introdotte da JESSICA. I Fondi di sviluppo urbano che dovrebbero costituirsi per finanziare gli interventi di recupero e riqualificazione (inseriti in un piano integrato di sviluppo urbano), saranno composti da capitali pubblici e privati. Tanto gli investitori privati (banche, imprenditori ed altri soggetti) quanto quelli pubblici e istituzionali sarebbero chiamati ad intervenire con capitali di rischio. Questa è una delle principali innovazioni di tutto il progetto. In altre parole in un grande progetto di riqualificazione di un’ area urbana alle risorse pubbliche si andrebbero ad aggiungere le risorse private.

L’ altra novità, altrettanto importante, è quella del fondo rotativo  che permetta all’ operatore pubblico di poter riutilizzare le risorse che rientrano al fondo dopo il periodo di pagamento. Obiettivo ambizioso di JESSICA for Cities J4C è stato quello di studiare e valutare condizioni e modalità per favorire il decollo dei Fondi di sviluppo urbano nelle città che hanno aderito al progetto. In proposito nelle cinque città sono già partite alcune iniziative.


Su questo fronte in Toscana JESSICA for Cities J4C si inserisce in un percorso che la Regione  aveva da tempo intrapreso e la cui finalità è il finanziamento dei PIUSS (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile), o almeno delle parti che hanno capacità remunerativa, attraverso il modello JESSICA cioè Fondi di sviluppo urbano  con capitali pubblici e privati.

La Regione ha già fatto partire la seconda fase dello studio, in collaborazione con la BEI, per valutare le possibilità della costituzione di un Fondo di sviluppo urbano legato ai PIUSS.
 ”Quello dei nuovi strumenti di finanziamento – ha detto Simoncini – è un tema in primo piano in ogni paese. A fronte di risorse finanziarie pubbliche sempre più scarse per investimenti in infrastrutture e servizi sociali, in un quadro di crisi economica mondiale e di bisogni sociali crescenti, diviene sempre più urgente il ricorso a iniziative che vedono insieme pubblico e privato”. 

ToscanaNotizie

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