Casa News, un Patto regionale in Lombardia

Un Patto per la casa per definire e sottoscrivere con gli operatori del settore forme innovative di sostegno, che meglio rispondano alle mutate esigenze dei cittadini, e nuove forme di collaborazione.

A questo sta lavorando Regione Lombardia e che ha annunciato l’assessore regionale alla Casa, Domenico Zambetti, intervenendo al convegno di Confcooperative “L’abitare popolare nella città diffusa”.

In Lombardia il patrimonio abitativo pubblico è costituito da circa 170 mila alloggi. Di questi l’88% è attualmente locato a canone sociale e circa il 5% a canoni diversi (moderato o convenzionato). Le famiglie che, a causa di precarie condizioni economiche, fruiscono di un sostegno per accedere al mercato della casa sono circa il 2,5% del totale delle famiglie lombarde. Il fabbisogno di ulteriori alloggi pubblici, sempre secondo i dati illustrati dall’assessore regionale, va dai 35.000 ai 50.000.

”Questo fabbisognoha spiegato Zambettiè destinato nel prossimo quinquennio a crescere e questo impone un’attenta valutazione delle tendenze in corso, ma anche un’apertura a nuovi modelli e strumenti di intervento. È quindi doveroso adottare strategie che riguardino tutto il mondo del sociale”.

”Regione Lombardia – ha sottolineato Zambetti segue un metodo ispirato a quel principio di sussidiarietà che rende protagonista le istituzioni. Il nostro metodo è chiaro e inequivocabile: lavorare insieme mettendo sul tavolo ognuno le proprie idee e le proprie misure, perché è così che si opera quando si ha come obiettivo il bene comune”.

In Lombardia circa 950.000 famiglie, un quinto della popolazione, vivono in affitto e di queste, almeno un terzo ha redditi bassi o medio bassi.

“Regione Lombardiaha aggiunto Zambettidal 2000 al 2009 ha stanziato, proprio per andare incontro alle esigenze dei suoi cittadini, quasi 600 milioni di euro grazie al Fondo sostegno affitti. Ma non ci fermiamo qui. Siamo già pronti a promuovere, sostenere ed offrire nuove possibilità di alloggio a prezzo calmierato”.

Tra le misure ricordate dall’assessore Zambetti ci sono anche la riduzione dei costi delle aree edificabili, una più proficua collaborazione tra pubblico e privato, il miglioramento delle condizioni di accesso al credito e lo snellimento delle pratiche e quindi la riduzione dei costi burocratici.

Fonte: Regione Lombardia

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