Studi e Ricerche CSIL: settore dell’arredamento nel 2011

”Le prospettive del settore dell’arredamento riflettono una  ripresa dell’economia mondiale modesta, disomogenea  ed esposta a notevoli rischi” questo quanto emerge dai due rapporti CSIL ”World Furniture Outlook 2011” e ”Rapporto di Previsione sul Settore” presentati a Milano lo scorso novembre

Nel 2011 l’economia mondiale dovrebbe continuare a crescere, ma a ritmi inferiori rispetto al 2010. Continuerà quindi il notevole divario fra la crescita dei paesi emergenti (che, pur in diminuzione rispetto al 2010, sarà a livelli elevati) e quella dei paesi sviluppati (che sarà modesta), che avranno bisogno ancora di alcuni anni per riassorbire gli effetti della crisi. La crescita della domanda interna contribuirà a far crescere anche nel 2011 il commercio internazionale, ma ad un tasso quasi dimezzato rispetto al 2010 (+6,8% contro un 12,9%).

In particolare per l’Italia, Prometeia (Associazione per le previsioni econometriche) prevede che nel 2011 avvenga un rallentamento ciclico nella crescita: il rafforzamento dell’euro sul dollaro e l’elevato debito pubblico contribuiranno a rendere ancora più lungo il percorso di uscita dalla crisi.

Il mercato del mobile in Italia nel 2011
Dopo un biennio di decisa contrazione la produzione di mobili nel 2010 registra una timida ripresa (+1,5%), risultante di una crescita sia della domanda interna (+1,4%) sia della domanda estera (+ 3,7%) ma non sufficiente tuttavia a ripristinare i livelli produttivi antecrisi.

In particolare, sul mercato interno, l’incremento è stato sospinto dagli incentivi statali per i  mobili da cucina,  da un’inflazione settoriale pressoché nulla, da un arresto della caduta del reddito disponibile delle famiglie nonché da una più incisiva campagna di comunicazione da parte della distribuzione. 

All’estero invece la domanda di mobili italiani ha vissuto un recupero modesto se rapportato al forte calo registrato nel biennio precedente. Gli incrementi maggiori si sono avuti nei principali mercati di riferimento europei, ma segnali incoraggianti arrivano anche dal mercato statunitense. Completa il quadro un incremento del 11,7%) delle importazioni.

Nel 2011 tuttavia il settore risentirà nuovamente di incertezza: le maggiori preoccupazioni  provengono dal mercato del lavoro con  livelli di disoccupazione elevati. Il reddito disponibile delle famiglie riprenderà a crescere ma non significativamente e ciò penalizzerà nuovamente la propensione all’acquisto di mobili. Il consumo è così previsto solo in lieve crescita (+0,8% ). All’estero la domanda di mobili italiani si rafforzerà con una conseguente crescita dell’export intorno al 3%.

Il mercato mondiale del mobile
Il consumo mondiale di mobili valutato a prezzi di produzione (escluso cioè il markup per la distribuzione) è di circa 340 miliardi di dollari Usa. Il grado di apertura dei mercati (cioè il rapporto fra importazioni e consumi) è attualmente dell’ordine del 27%, con principali importatori paesi quali Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito.

L’Italia, che era il primo paese esportatore di mobili a livello mondiale, è stata superata nel 2005 dalla Cina. Gli altri grandi esportatori rimangono Germania e Polonia.
Per il commercio mondiale del mobile è prevista una modesta crescita nel 2011 dopo la forte contrazione del 2009 e la ripresa del 2010.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.worldfurnitureonline.com

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