La Primavera e il risveglio della Processionaria: come contrastarla

di Gio Tuzzi Commenta

Con l’arrivo della primavera c’è un risveglio della natura con i prati che tornano ad essere verdi e i fiori presentano mille colori. Purtroppo in questo periodo dell’anno ed in particolare nei mesi di marzo e aprile, c’è un rischio piuttosto concreto per la vita e il benessere degli animali domestici, ma anche per la salute degli uomini, rappresentato dalla cosiddetta Processionaria. Scopriamo di cosa si tratta e come contrastarla.

risveglio della Processionaria

Che cos’è la Processionaria

La Processionaria del Pino soltanto all’apparenza è un innocuo bruco che, peraltro, ha anche un aspetto quasi giocoso. Tuttavia, questi piccoli esseri che si presentano in colore nero e marrone, sono particolarmente pericolosi per il benessere e la salute degli animali domestici e anche dell’uomo.

Il problema riguarda soprattutto il suo pelo che è urticante. Tutta la superficie corporea della Processionaria è completamente ricoperta di pelo capace di innescare reazioni molto pericolose sia nell’animale che ne viene a contatto e sia nell’uomo.

Le reazioni possono essere di natura allergica e differiscono per entità a seconda delle caratteristiche fisiche della persona dell’animale. A conferma di quanto sia pericolosa per la salute dal 2008, lo Stato Italiano ha emanato una legge apposita che stabilisce per i proprietari terrieri e per quanti hanno degli spazi verdi in generale, l’obbligo di disinfestare le zone da bruchi da Processionaria.

I danni ecologici della processionaria

Tra l’altro questo piccolo insetto può causare problematiche e danni anche ecologici. Infatti, le larve sono particolarmente ghiotte e voraci, si nutrono principalmente di foglie della pianta in cui si trovano per cui possono portare ben presto ad un defogliamento completo dell’albero. Solitamente attaccano i pini ed è per questo che bisogna occuparsene preventivamente con attività di disinfestazione, ma non solo. Tuttavia, non è raro trovare queste tipologie di bruchi anche su pini presenti nelle aree urbane e sui cedri. Tra l’altro, l’attacco della Processionaria alla pianta la indebolisce e la sottopone ad ulteriori rischi causati da parassiti secondari che potrebbero portare anche alla morte.

I pericoli per l’uomo

Per quanto riguarda le problematiche di salute per l’uomo, c’è da sottolineare che i peli urticanti si possono anche separare all’animale attraverso il vento per cui meglio stare alla larga. I peli sono dotati di un particolare sistema che permette una facile aderenza alla pelle dell’uomo oppure degli animali domestici. Naturalmente, i problemi possono essere causati anche dall’inalazione di questi minuscoli peli che rimangono sulle mucose.

I danni possono essere più o meno gravi, a seconda delle condizioni di salute della persona dell’animale, per cui si può parlare della semplice irritazione oppure anche di dermatiti causando una serie di scompensi tra cui la congiuntivite nel caso in cui riescono a penetrare nell’occhio. Se invece vengono a contatto con la mucosa gastroenterica e ci sono problemi legati ad un aumento di salivazione, vomito oppure dolore addominale. Nei casi più gravi si arriva allo shock anafilattico e una serie di reazioni allergiche per nulla secondaria come l’orticaria, relative difficoltà respiratorie e perdita di coscienza.

Come prevenire e contrastare la processionaria

Ci sono vari modi per poter contrastare ed eliminare in maniera preventiva la Processionaria andando a lavorare sui nidi di larve presenti sulla pianta, così come ci spiegano gli esperti di gogoverde.it.

Le tempistiche in questo caso sono fondamentali ed è per questo i trattamenti devono essere effettuati già negli ultimi mesi dell’inverno, ossia prima che le larve fuoriescano.

L’eliminazione preventiva dei nidi può essere effettuata però soltanto in caso di piccoli quantitativi mentre in caso contrario, bisognerà procedere con l’uso di insetticida biologico a base di BTK.

Questo prodotto offre un’azione rapida ed efficace contro le larve danneggiando nei centri nervosi e comportando nella morte nel giro di poco tempo. L’insetticida può essere utilizzato in diverse modalità attraverso un atomizzatore per via aerea oppure anche con elicotteri nel caso di grandi campi di coltivazione.

C’è anche una terza opzione che consente di ottenere risultati importanti ossia l’endoterapia. Si tratta di un trattamento che prevede l’utilizzo di insetticidi e di sostanze fungicida da inserire direttamente sul sistema vascolare della pianta. In questo modo sarà la pianta stessa a sviluppare una sorta di sistema immunitario che permetterà di difendersi da questo problema e da tanti altri agenti patogeni.

Naturalmente nel caso in cui l’azione preventiva non dovesse essere efficace come previsto e si nota la presenza di queste larve in una zona del giardino, non bisogna assolutamente avvicinarsi e rivolgersi a uno specialista del settore in grado di trattare adeguatamente il problema e risolverlo in maniera definitiva, almeno per questa stagione.

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