Sorprende il mercato immobiliare italiano a fine 2025: crescita inaspettata oggi

Sono trend come al solito interessanti quelli che ci arrivano dal mercato immobiliare italiano a fine 2025, alla luce di alcuni dati che possono essere esaminati con attenzione in questo momento storico.

Il mercato immobiliare italiano ha dimostrato vitalità e resilienza nel primo semestre del 2025, confermando una fase di espansione nonostante le incertezze geopolitiche. I dati presentati dal Gruppo Tecnocasa (rilevati lo scorso 8 ottobre) evidenziano una crescita sia nel comparto delle compravendite che in quello delle locazioni.

A sostenere questa dinamica è primariamente la maggiore accessibilità al credito, favorita dal progressivo ribasso dei tassi d’interesse. A ciò si aggiunge la crescente spinta delle famiglie e dei giovani a optare per l’acquisto come strategia per sottrarsi alla forte impennata dei canoni di affitto.

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Le tendenze più interessanti dal mercato immobiliare italiano a fine 2025

Nei primi sei mesi del 2025, le transazioni residenziali hanno raggiunto quota 373.395, segnando un incremento significativo del 9,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’analisi condotta da Fabiana Megliola, responsabile Ufficio Studi Tecnocasa, sottolinea che il progresso più marcato si registra nei comuni non capoluogo (+9,6%), sebbene anche i capoluoghi mostrino una solida crescita (+9,2%).

A trainare il mercato è in modo netto il segmento dell’usato, che avanza del 10,4%. Questa tendenza è alimentata da una maggiore disponibilità di immobili e da prezzi più accessibili. Di contro, il comparto delle nuove costruzioni arretra del 4%.

Si registra un fenomeno interessante legato all’instabilità internazionale: l’Italia è percepita come porto sicuro per gli investimenti stranieri, che aumentano la loro presenza sul mercato. Tuttavia, la quota degli acquisti per investimento complessivi si è ridimensionata, attestandosi al 18% del totale, in calo rispetto ai picchi del biennio 2023-2024 (quasi il 20%).

Il “mattone” continua ad apprezzarsi in gran parte del territorio nazionale. Le grandi città hanno chiuso il semestre con un aumento medio dei prezzi del 2,2%. Bari si distingue con la performance migliore (+6,7%), mentre Genova rappresenta l’unica eccezione in controtendenza (-0,5%). Crescono anche Milano (+1,4%) e Roma (+2%). L’apprezzamento è distribuito anche tra i capoluoghi di provincia (+2%) e le nuove costruzioni (+2,3%), queste ultime sostenute anche dall’interesse verso i mutui green. Nonostante l’aumento dei prezzi, i costi di costruzione elevati spingono comunque molti acquirenti verso il segmento dell’usato.

Sul fronte dei tempi di vendita, il mercato mostra stabilità ed efficienza. Nelle grandi città, la media per concludere una compravendita si mantiene a 107 giorni. Bologna (75 giorni) e Milano (84 giorni) si confermano i mercati più rapidi, mentre a Genova e Bari i tempi medi si allungano a 132 giorni.

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