Milano: mercato immobiliare in flessione, cresce solo l’area nord

 Per la prima volta dopo anni di incremento, anche la provincia di Milano retrocede drasticamente nel settore immobiliare e solamente l’Altomilanese regge il passo e permette al marcato provinciale di non crollare definitivamente. E’ l’Agenzia del Territorio a lanciare l’allarme nel bollettino annuale sull’andamento del mercato immobiliare in Italia: anche nella provincia di Milano, nel 2007, il numero di transazioni normalizzato (Ntn) – ossia il dato che registra quante compravendite sono state effettuate – ha segnato un deciso calo del 7,3%. Solamente la macroarea dell’Altomilanese ha ottenuto un segno positivo: +5,3% contro il -18,1% dell’area a Sud di Milano, il -11,8% di Monza e Brianza e il -10,1% della Cintura a Nord Milano. Se, da un lato, la ”nota territoriale” dell’Agenzia, diffusa alla fine del mese di giugno, delinea un mercato in affanno, l’Altomilanese resta motore trainante del settore dell’intera provincia.”La dimostrazione che la qualita’ del territorio e l’eccellenza dei suoi operatori riescono a reggere una innegabile crisi dell’intero settore”, e’ il commento di Luigi Barbato, presidente di Erif Real Estate, societa’ di costruzioni tra le piu’ attive nel Legnanese e nelle provincie di Milano e Varese.

Nel 2008 il mercato della casa rallenta

 Gli effetti della crisi economica si fanno sentire sul mercato immobiliare italiano. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, c’e’ stato un calo del 16% nelle compravendite di appartamenti rispetto allo stesso periodo del 2007. E’ quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dal Centro Studi Toscano secondo cui ci sono vari fattori che hanno causato la diminuzione: i tempi lunghi per acquistare una casa, una contrazione nell’erogazione dei mutui e l’aumento dei tassi di interesse. Sotto il profilo delle quotazioni, il mercato residenziale registra un calo dei prezzi sia nei centri cittadini sia nelle zone semicentrali e periferiche anche se piu’ accentuata in queste ultime. Il dato sulle compravendite peggiora ulteriormente (-25%), rispetto a quello nazionale, considerando i capoluoghi di regione, sempre rispetto al primo semestre del 2007. Per quanto riguarda, invece, i tempi medi di vendita, sottolinea Toscano, “si assiste ad una sostanziale stabilita’ (poco piu’ di 6 mesi rispetto ai 6 mesi dell’ultimo trimestre dell’anno precedente), che consolida la fase di inversione di tendenza del mercato immobiliare italiano”. I tempi di vendita sono rimasti sostanzialmente stabili nel corso del 2008, arrestando quindi la crescita che avevano subito nel 2007: da poco piu’ di 4 mesi a gennaio 2007, ai 6 nel corso dei successivi.

Gruppo Toscano: “Per agevolare il mercato è necessario diminuire i tempi medi di vendita”

 In base ai dati raccolti nei primi 6 mesi del 2008 (dal 1/1/08 al 30/06/08) dal Centro Studi Toscano, divisione specializzata in analisi ed indagini di mercato, il mercato immobiliare conferma la sua fase di rallentamento, della quale si erano registrate le prime avvisaglie nell’ultimo trimestre del 2007. Il numero complessivo delle compravendite effettuate evidenzia un decremento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sotto il profilo delle quotazioni, il mercato residenziale registra un calo dei prezzi sia nei centri cittadini sia nelle zone semicentrali e periferiche, più accentuata in queste ultime. Nel contempo si assiste ad una sostanziale stabilità dei tempi medi di vendita (poco più di 6 mesi rispetto ai 6 mesi dell’ultimo trimestre dell’anno precedente), che consolida la fase di inversione di tendenza del mercato immobiliare italiano. Il numero delle compravendite del comparto residenziale evidenzia un segno negativo (-16%) a livello nazionale, che peggiora ulteriormente ( – 25%) se consideriamo i capoluoghi di regione italiani rispetto al primo semestre del 2007. I tempi di vendita sono rimasti sostanzialmente stabili nel corso del 2008, arrestando quindi la crescita che avevano subito nel 2007: da poco più di 4 mesi a gennaio 2007, ai 6 nel corso dei successivi mesi.

Indagine sul mercato immobiliare di Gabetti. I prezzi sono in calo del 3-5%

 “Il mercato immobiliare italiano è in una fase di difficoltà per l’allargamento della forbice fra domanda-offerta”: si allungano i tempi di vendita e i prezzi, nel primo semestre, sono in calo tra il 3 e il 5%. E’ quanto afferma Guido Lodigiani, direttore dell’Ufficio Studi di Gabetti. “I tempi di vendita – afferma – sono diventati strutturalmente lunghi, in media intorno ai 6 mesi al Centro-Nord e intorno ai 4 mesi al sud. Il numero di transazioni residenziali a livello italiano è in sensibile diminuzione rispetto allo scorso anno”. Anche le disponibilità di spesa dei potenziali clienti sono “in leggera contrazione, complici le politiche creditizie restrittive, mentre le aspettative dei venditori sono state riviste solo parzialmente al ribasso.

In Puglia rallenta il mercato immobiliare

 Il mercato immobiliare in Puglia sta rallentando, il numero delle compravendite e’ molto diminuito negli ultimi quattro anni, mentre l’incremento dei valori degli immobili ha superato l’incremento dell’inflazione. E’ il dato riferito a Bari dal direttore regionale dell’Agenzie per il Territorio, Ippazio Gerbino, nel corso della presentazione dei dati relativi all’andamento del mercato immobiliare delle province pugliesi nel 2007. ”In soli tre anni, dal 2004 al 2007, nelle province pugliesi i prezzi degli immobili sono aumentati in media del 40%” ha spiegato Franco De Santis, responsabile del settore servizi tecnici dell’ufficio provinciale dell’Agenzia che ha anche precisato che nei primi mesi del 2008 i prezzi sembrano essersi stabilizzati.

Gruppo Toscano: nascono le Società di investimento immobiliare quotate

 Nel gruppo Toscano immobiliare si è di recente affacciata una nuova figura di società: la Società di Investimento Immobiliare Quotata. Si tratta di una normale società quotata che ha però la peculiarità di dover esercitare come attività principale la gestione di patrimoni immobiliari al fine di generare redditi da locazione. Al fine di poter operare, la S.I.I.Q. deve avere anche i seguenti requisiti: essere una società registrata in Italia; essere quotata su un mercato italiano. Come si è detto, le S.I.I.Q. devono esercitare in via prevalente l’attività immobiliare e in particolare la locazione: almeno l’80% dell’attivo patrimoniale della società deve essere rappresentato da immobili destinati alla locazione e almeno l’80% dei ricavi totali deve provenire dalla locazione immobiliare. La regolamentazione delle S.I.I.Q. prevede tuttavia anche altri requisiti relativamente alla composizione dell’azionariato, che deve essere diffuso: almeno il 35% del capitale, al momento della quotazione deve infatti essere detenuto da soci che non posseggano più del 2%; inoltre, nessun socio può detenere, direttamente o indirettamente, oltre il 51% del capitale.

PirelliRe realizza la prima fase di un nuovo sviluppo in Polonia

 Il Gruppo Pirelli RE realizza la prima fase di un nuovo sviluppo urbano in Polonia, il cui progetto prevede una superficie edificabile di 720.000 mq, posizionata a circa 6 km dal centro storico di Varsavia. Il progetto nasce nel 2006, quando Pirelli RE sottoscrive l’opzione per l’acquisito dalla Famiglia e dal Gruppo Lucchini di terreni localizzati nella parte Nord-Ovest della città, in un distretto che beneficerà a breve di una nuova fermata della Metropolitana. L’opzione esercitata da Pirelli RE sull’area è stata valorizzata in data odierna: Pirelli RE reinveste nella nuova iniziativa di sviluppo urbano al 34%, in partnership con Grove International Partners al 51% (con cui il Gruppo è già impegnato in Polonia nella realizzazione di ben 7 progetti di sviluppo per complessivi 4.200 appartamenti di cui sono state già ottenute le autorizzazioni edificatorie) e la Famiglia Lucchini al 15% attraverso la Societa Lusigest. L’investimento non ha impatto sulla Posizione Finanziaria Netta (PFN) del Gruppo Pirelli Real Estate.