Rifiuti – Differenziata. ANCI e Apat, da Campania reazione positiva

 Importante il contributo della campagna ‘Campaniadifferenzia

‘’Un risultato importante, che testimonia della volontà dei Comuni campani di ‘voltare pagina’ rispetto al passato e di avviare un percorso virtuoso che porti alla applicazione generalizzata della raccolta differenziata dei rifiuti’’.

Leonardo Domenici, Presidente della Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), commenta cosi’ la notizia – diffusa dal Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania Gianni De Gennaro – secondo la quale 505 Comuni Campani sul totale di 551 hanno presentato entro i termini previsti dall’Opcm 3639/2008 i loro Piani per la raccolta differenziata.

‘’Solo due mesi fa – commenta Domenici – pochi avrebbero scommesso su un simile risultato che e’ stato raggiunto grazie all’impegno ed alla consapevolezza delle amministrazioni comunali campane convinte, loro per prime, della necessita’ di una visione totalmente nuova nell’approccio alla questione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti’’.

L’Autorità del gas accetta le richieste contenute nella diffida del Codacons

 L’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, a seguito della diffida del Codacons che gli intimava di intervenire sulla questione dei contatori del gas, ha provveduto ad inviare una segnalazione a Parlamento e Governo nella quale sono state accolte le nostre richieste. L’Authority, infatti, evidenzia che per i contatori del gas è urgente definire obblighi di verifiche periodiche (Il Codacons aveva chiesto ogni 10 anni) e fissare una scadenza di vita massima (Il Codacons aveva chiesto 20 anni).
Il Codacons, però, ritiene che l’Authority abbia un atteggiamento troppo prudente nel ritenersi incompetente ad emanare una delibera vincolante in tal senso. E’ vero che le disposizioni in materia sono troppo frammentate e che coinvolgono troppi soggetti, dal ministero dello Sviluppo Economico al ministero dell’Economia e che sarebbe necessaria un’armonizzazione. Questo non vuol dire, però, che l’Authority non possa avere voce in capitolo. Per questo il Codacons insiste nel domandare fin da subito una delibera.

Anniversario Vimar: 15 Marzo 1968. Brevetto Sicury. Da quel giorno siamo tutti più sicuri.

 VIMAR. Oggi è un giorno importante per noi, e vogliamo condividerlo. Era il 15 Marzo 1968: una nostra idea otteneva il riconoscimento di brevetto. Si trattava della presa con otturatore Sicury che impediva contatti accidentali con parti in tensione. Significava più sicurezza per tutti, specialmente per i bambini. Per questo il mercato negli anni successivi decise di adottarlo come standard normativo. E per questo oggi con tutti voi vogliamo ricordarlo.

Siamo a Marostica, nel cuore di quello che verrà poi chiamato il Nord-Est. In un’azienda fondata il Primo Maggio del 1945, proprio nel giorno delle Festa del Lavoro. L’Italia sta cambiando velocemente, per tutti gli imprenditori l’innovazione è il modo per crescere, e anche Vimar inventa qualcosa di veramente nuovo.

Italiani e risparmio energetico: Buona volontà e un po’ di confusione

 P&G ed Enel nel quadro della collaborazione sul fronte dello sviluppo sostenibile hanno commissionato a Synovate uno studio sulle opinioni e sui comportamenti delle famiglie italiane riguardo ai temi del risparmio energetico, del risparmio idrico e della difesa dell’ambiente. L’obiettivo è quello di comprendere gli atteggiamenti degli italiani nei confronti del consumo intelligente, per fornire loro strumenti e soluzioni concrete che permettano ad ognuno di dare il proprio contributo alla sostenibilità ambientale. P&G ed Enel, con questa iniziativa incrementano ulteriormente l’impegno nella sensibilizzazione e nella produzione di nuove tecnologie a favore di un futuro “sostenibile”.

I risultati della ricerca intitolata “Casa e ambiente: la parola agli italiani” rivelano una certa sensibilità da parte delle famiglie, preoccupate per il futuro e l’ambiente, in buona parte volenterose, ma ancora un po’ disorientate sui comportamenti da tenere per aiutare effettivamente l’ambiente. In particolare, il 79% degli italiani pensa che la raccolta differenziata sia importante, ma solo il 2% getta le batterie scariche negli appositi contenitori. Il 30% del campione degli intervistati pensa che sia importante utilizzare lampadine a basso consumo energetico, il 20% spegnere lo stand by degli elettrodomestici, mentre solo il 15% ritiene sia importante preferire la doccia al bagno per non sprecare acqua. Soltanto il 28% del campione utilizza i mezzi pubblici o condivide l’auto con altre persone invece di utilizzarla singolarmente.

Rapporto APAT: Cresciuta la produzione di rifiuti nelle grandi città

 Nelle grandi città, tra 2002 e 2006 la produzione di rifiuti è cresciuta del 5,1%, molto meno che nel resto del paese, che ha avuto nello stesso periodo una media nazionale dell’8,9%. Un minor incremento che sembra dipendere dalla diminuzione della loro popolazione, visto che a livello pro capite nel 2006 hanno prodotto 622 Kg per abitante, 72 in più rispetto alla media nazionale: la raccolta differenziata vede come migliore performance quella di Padova, che nel 2006 ha raggiunto il 39%, seguita da Torino col 36,7%, Brescia col 35,8% e Prato col 35,3%; restano sotto il 10% città come Cagliari, Napoli, Catania e Messina.

Bollette telefoniche gonfiate. Altroconsumo: Telecom deve risarcire i consumatori

 Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, ha deciso di raccogliere attraverso il sito www.altroconsumo.it le segnalazioni dei consumatori italiani tartassati dal fenomeno dei servizi telefonici non richiesti. Altroconsumo inoltrerà quindi a Telecom Italia una richiesta cumulativa di restituzione degli importi indebitamente percepiti. L’associazione, in caso di esito negativo, ha valutato la possibilità di utilizzare il nuovo strumento della class action.

Sono milioni i consumatori italiani tartassati negli ultimi anni dalle bollette “gonfiate” di Telecom Italia: 899, dialer, numerazioni satellitari, servizi a valore aggiunto, connessioni a Internet mai effettuate. Altroconsumo si è occupata più volte negli ultimi anni delle pratiche illecite che appesantiscono le bollette telefoniche degli italiani, segnalando le truffe alla Polizia Postale e alle Procure e cercando di risolvere stragiudizialmente con Telecom Italia le questioni sottoposte dai propri associati.

75 milioni per il termovalorizzatore di Salerno

 E’ stato siglato ieri a palazzo Santa Lucia un protocollo d’intesa tra la Regione Campania ed il Comune di Salerno per la realizzazione del termovalorizzatore in località Piana di Sardone.

Il protocollo è stato firmato dal presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Erano presenti il vicepresidente della Regione Antonio Valiante, l’assessore ai Trasporti Ennio Cascetta e il consigliere regionale Ugo Carpinelli.

Nei giorni scorsi, il Comune di Salerno aveva presentato alla Regione Campania una richiesta formale di sostegno finanziario per la realizzazione del termovalorizzatore e per la riqualificazione e la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Dopo aver espletato le verifiche tecniche del caso, la Regione ha messo a disposizione oggi un primo finanziamento di 75 milioni di euro per avviare il seguente piano di interventi presentato dal Comune:

Fotovoltaico. GSE: “In Italia installati oltre 83 MW”

 Il GSE ha già riconosciuto 15 milioni di euro di incentivi. Trentino Alto Adige e Lombardia le regioni con maggiore potenza installata

La potenza installata degli impianti fotovoltaici incentivati dal Conto Energia ha raggiunto, a oggi, oltre 83 MW su tutto il territorio nazionale. Tale potenza si riferisce a 8.030 impianti entrati in esercizio (tra Vecchio e Nuovo Conto energia) da quando è attivo il meccanismo di incentivazione dell’energia prodotta da fotovoltaico gestito dal GSE.
Di questi impianti, 3.911 sono relativi ai piccoli impianti (compresi tra 1 e 3 kW), 3.583 ai medi impianti (compresi tra 3 e 20 kW) e 536 ai grandi (superiori a 20 kW). Le regioni con una maggiore potenza installata sono Trentino Alto Adige (9,5 MW)) e Lombardia (8,9 MW), mentre quelle con minore potenza installata il Molise (139 kW) e la Valle D’Aosta (106 kW).

Bonus per l’elettricità alle famiglie piu’ numerose

 Un bonus sociale sulle bollette elettriche che potrà arrivare a 120 euro per i nuclei familiari più numerosi e interessare, a regime, circa 5 milioni di famiglie. È quanto ha annunciato il presidente dell’Autorità per l’Energia elettrica e il gas Alessandro Ortis durante la prima puntata di “Energia semplice”, iniziativa di servizio pubblico lanciata dal programma Rai “Uno Mattina”.

“Un bonus sulle bollette elettriche per i clienti in condizioni di disagio economico o per chi necessiti di terapie energivore salvavita, che potrà arrivare fino a 120 euro per i nuclei familiari più numerosi. E’ questo uno dei possibili esiti dell’atteso meccanismo di tutela sociale che a regime potrà riguardare circa 5 milioni di famiglie”: è quanto comunica l’Autorità in una nota stampa.

La scommessa della Sardegna sul solare termodinamico

 Incentivi della Regione per la realizzazione di impianti fotovoltaici e di pannelli solari. Si punta a produrre 100 Megawatt entro il 2009, un anno in anticipo rispetto a quanto fissato dal Piano energetico ambientale su scala nazionale. Le opportunità per i privati e per le imprese.

Una scommessa per l’Italia, che però la Sardegna gioca d’anticipo. Così l’assessore regionale dell’Ambiente, Cicito Morittu, ha sintetizzato la svolta nella produzione di energie rinnovabili attraverso gli investimenti sul solare termodinamico: 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, resi disponibili con la Finanziaria 2007 e rivolti agli enti pubblici per la realizzazione di impianti fotovoltaici (sino a un massimo di 20 kW) e di pannelli solari. Si tratta, in pratica, della conclusione della sperimentazione iniziata proprio nell’isola dal fisico Carlo Rubbia, ai tempi in cui il premio Nobel presiedeva il Crs4.

“Puntiamo – ha spiegato Morittu – alla produzione di energie rinnovabili, cioè pulite, ma anche al risparmio e all’efficienza. Il Protocollo di Kyoto impone a tutti un’accelerazione, e la Regione vuole anticipare gli obiettivi fissati su scala nazionale. Il Piano energetico ambientale, infatti, intende giungere alla produzione di 100 Megawatt entro il 2010, mentre la Sardegna può arrivarci un anno prima. Un risultato che si può doppiare nel 2010, tra interventi privati e pubblici”.

Ansaldo Fuel Cells ed ENEL firmano un accordo di collaborazione per realizzare un impianto a celle a combustibile

 Entro metà 2009 le due società costruiranno un impianto ad alto rendimento da 0,5MW presso l’area sperimentale Enel di Livorno in grado di produrre energia elettrica, calore e freddo.

Ansaldo Fuel Cells, una società di Finmeccanica coordinata da Ansaldo Energia, e Enel hanno firmato un accordo di collaborazione per sviluppare, realizzare e testare un sistema trigenerativo integrato con un impianto di generazione a celle a combustibile a carbonati fusi di tecnologia Ansaldo Fuel Cells. L’accordo avvia una importante collaborazione tra Ansaldo Fuel Cells e Enel per lo sviluppo di Celle a Carbonati Fusi.

L’accordo prevede, infatti, la realizzazione entro la metà del 2009 di un impianto ad alto rendimento, ottimizzato congiuntamente, da circa 0,5 MW presso l’Area Sperimentale Enel di Livorno, in grado di erogare al contempo energia elettrica, calore e freddo. Ansaldo Fuel Cells applicherà su questo impianto un insieme di nuovi componenti e soluzioni impiantistiche che garantiranno performance superiori rispetto agli impianti dimostrativi completati con successo negli anni precedenti. L’esercizio del sistema ad opera del personale di Enel Ricerca consentirà di dare visibilità alla tecnologia a celle a combustibile e a dimostrarne l’affidabilità, oltre che a valorizzare e contribuire attivamente allo sviluppo di un prodotto progettato in Italia.

Costi energia: ricadute pesanti per le famiglie

 A quando, si chiedono Adusbef e Federconsumatori, interventi corposi sulla questione energetica?

Non ci riferiamo, anche se sarebbe importante, ad interventi sulle Istituzioni internazionali, per eliminare la speculazione che avviene sul prezzo del petrolio e che sappiamo attestarsi attorno al 15 – 20%, causata dall’utilizzo di strumenti finanziari che agevolano tali processi speculativi. Non ci riferiamo neppure ad una definizione strategica dell’Europa, per approntare seri piani energetici basati su accordi fra stati per l’approvvigionamento energetico basati sulle reciproche convenienze.

Noi chiediamo che vi siano rapidi interventi, soprattutto nel nostro Paese, per calmierare i costi ed i prezzi dei prodotti energetici, che hanno pesanti ricadute, dirette ed indirette, sul potere di acquisto delle famiglie.

Non dimentichiamo che dal petrolio discendono le bollette di luce e gas, il prezzo dei carburanti, il costo del riscaldamento domestico e l’incidenza, quale materia prima, per la produzione dei prodotti di largo consumo, nonché per i costi di trasposto degli stessi.