Asti: acquisti sostenibili, distributori di detersivi e prodotti a chilometri zero

 Auspico che vada a buon fine l’iniziativa di estendere anche ai supermercati di media superficie i contributi regionali attualmente destinati alla grande distribuzione per la collocazione dei distributori alla spina. Una diffusione capillare dei prodotti sfusi permetterebbe non solo maggiore economicità, ma anche una grande opportunità di riduzione di rifiuti alla fonte. Il cliente compra il contenitore vuoto la prima volta e le volte successive lo riutilizza acquistando solo il prodotto desiderato. Una buona adesione a questa auspicabile riorganizzazione del sistema distributivo porterebbe a notevoli benefici ambientali: la mancata produzione di migliaia di nuovi imballaggi significherebbe risparmiare energia, oltre che milioni di litri di acqua, evitando l’emissione di tonnellate di CO2 e tagliando i consistenti costi di smaltimento. Per fare un esempio, la mancata produzione di 1000 flaconi di detersivo farebbe risparmiare 251.250 litri d’acqua (quanta ne serve per produrre le bottiglie) e 2,58 MW/h di energia, non verrebbero utilizzati 59,52 Kg di plastica, non verrebbero emessi 167,34 Kg di CO2 nell’atmosfera e si risparmierebbero 33,47 kg di cartone per imballo.

Sardegna: 23 milioni di euro per interventi di contrasto delle povertà

 Sostegno economico alle persone che vivono in grave condizione di povertà, iniziative a favore delle famiglie con almeno quattro figli ed un reddito insufficiente, rifinanziamento del programma regionale “Né di fame né di freddo” a favore di senzatetto e clochard. Proseguendo le azioni di contrasto alle povertà estreme, la Giunta regionale ha stanziato oggi quasi 23 milioni di euro “per il sostegno economico di persone e famiglie prive di reddito, in condizioni di accertata povertà e per l’abbattimento dei costi abitativi e dei servizi essenziali”. “Si tratta – ha detto l’assessore Dirindin – di sostenere le persone in difficoltà duratura o transitoria, con progetti personalizzati di aiuto e monitoraggio delle azioni poste in essere attraverso la collaborazione con i Comuni. Lo scorso anno, con 5 milioni e mezzo, abbiamo potuto erogare mensilmente fino a 250 euro a persona. Quest’anno lo stanziamento è stato quadruplicato e la somma mensile erogabile è di 350 euro a persona. Un incremento notevole per un Programma che – nel resto d’Italia – solo Emilia, Friuli, Basilicata e Campania hanno adottato”. Gli interventi sono finalizzati prioritariamente ad un aiuto nel pagamento di servizi essenziali (canone di locazione, energia elettrica, gas, acqua, rifiuti solidi urbani): a disposizione ci sono 15.000.000 euro da ripartire tra i Comuni della Sardegna (per il 10% in parti uguali e per il 90% in relazione alla popolazione). Sono previste poi iniziative a favore di famiglie numerose (minimo 4 figli), che abbiano un reddito insufficiente a coprire le esigenze essenziali: anche in questo caso, pur non trovandosi in condizione di povertà estreme, ci sarà un sostegno per l’abbattimento dei costi abitativi e dei servizi (canone di locazione, bollette ecc. ecc.) ma anche il pagamento di servizi come l’asilo nido, baby sitter, la frequenza di attività sportive o la partecipazione ad iniziative culturali, di studio o attività extrascolastiche. Per questa tipologia di intervento sono stati stanziati quasi 6 milioni di euro.

Regioni: programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile. Orientamenti delle Regioni per la predisposizione dei bandi

 A seguito della sentenza del 5 novembre 2007 del Tar Lazio, resa su ricorso della Regione Umbria, con la quale è stato annullato il D.M. 8 marzo 2006 per “Il completamento del programma innovativo in ambito urbano Contratti di quartiere II”, con il D.M. del 26.03.2008 prot. n. 2295 del Ministero delle Infrastrutture, è stato attivato un programma innovativo in ambito urbano denominato: “Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile”. Questo programma, da realizzarsi con il concorso e la collaborazione delle Regioni, è finalizzato all’incremento della disponibilità degli alloggi in locazione a canone sostenibile e al miglioramento infrastrutturale di ambiti urbani e quartieri degradati caratterizzati da condizioni di forte disagio abitativo. Il Decreto, è stato accolto con notevole interesse da parte delle Regioni, che hanno tenuto un incontro a Roma, in data 8 aprile 2008, al fine di concordare linee di indirizzo comuni per la realizzazione del programma medesimo. Dal dibattito scaturito sono emerse riflessioni e indicazioni di carattere generale. In primo luogo unanimemente si è ritenuto più opportuno, anziché predisporre un bando unico o un modello di bando “tipo”, fissare alcuni contenuti comuni relativamente a tempi e procedure da rispettare nei bandi regionali, lasciando poi a ciascuna Regione la definizione dei dettagli in funzione di specifiche problematiche ed esigenze del caso. Per cui, fermi restando le caratteristiche, i contenuti edilizi e urbanistici che il D.M. di che trattasi ha sancito come imprescindibili, e che di seguito vengono sinteticamente esposti, si è teso ad indicare delle soluzioni, anche interpretative, su quegli elementi che il Decreto non ha definito nello specifico, ma che si è convenuto debbano essere contenuti in modo omogeneo in tutti i bandi regionali per la realizzazione dei programmi in questione.

Torino: Entrate e Comune alleati contro l’evasione. Lotta agli affitti in nero

 Nel mirino anche estero-residenze fittizie, elementi rilevanti per il redditometro, commercio abusivo. Un accordo importante, quello siglato oggi dall’assessore al Bilancio del Comune di Torino, Gianguido Passoni, e dal direttore regionale dell’agenzia delle Entrate, Gianni Giammarino. È il primo protocollo d’intesa in Italia sulla compartecipazione degli enti locali alla lotta all’evasione fiscale, che consentirà al Comune di incassare il 30% delle somme recuperate dall’erario. Si tratta di una svolta decisiva, che segna il punto di arrivo di un lungo percorso. Infatti, già il “collegato” alla legge finanziaria per l’anno 2006 prevedeva la partecipazione dei Comuni all’accertamento dell’evasione fiscale. Una partecipazione gratificata dal riconoscimento di una quota pari al 30% delle somme recuperate a titolo definitivo a seguito di segnalazioni qualificate da parte del Comune che abbiano garantito il buon esito dell’accertamento fiscale.
Il 3 dicembre 2007, poi, un provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate ha individuato le prime specifiche tecniche per l’applicazione concreta della norma e ha demandato alle direzioni regionali la definizione degli accordi con i Comuni interessati. Il protocollo d’intesa siglato oggi stabilisce il primo accordo quadro. All’agenzia delle Entrate dovranno pervenire da parte del Comune segnalazioni “qualificate”, cioè che abbiano elementi probatori immediatamente utilizzabili ai fini dell’accertamento fiscale. I settori d’intervento riguardano il commercio, le professioni, l’urbanistica, la proprietà edilizia, le residenze fittizie all’estero, la disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva.

Federconsumatori: contatori elettronici nuovi “gioiellini” ma con vecchi disagi

 La Federconsumatori ha chiesto urgentemente un incontro alle aziende che stanno installando i nuovi contatori elettronici. Molte famiglie italiane, da tre anni a questa parte, hanno assistito all’installazione, nei propri condomini, dei nuovi contatori elettronici. Apparecchi all’avanguardia, belli, innovativi ed ordinati, ma che hanno un difetto. A suo tempo, quando l’Enel, quattro anni fa’, iniziò con l’installazione di questi “gioiellini”, ci furono migliaia di segnalazioni di disagi da parte degli utenti. I nuovi modelli, infatti, risultavano talmente precisi da interrompere l’energia non appena superata la potenza di 3,3 kw, anche con spunti di qualche secondo. Ciò comportava disagi fortissimi alle famiglie, soprattutto quelle anziane. Fu realizzato, così, un accordo con Enel, che prevedeva il prolungamento da un’ora a tre ore del tempo di “tolleranza”, durante il quale il cliente può disporre di una potenza fino a 4 kw, per poter utilizzare contemporaneamente più elettrodomestici senza interruzione.

Milano: ostello tecnologico ad impatto zero

 Partiranno il prossimo dicembre i lavori di riqualificazione del “Piero Rotta”, previsti pannelli fotovoltaici, Wi-Fi e bagni in tutte le camere. Stanziati dal Comune 450mila euro. L’Ostello della Gioventù “Piero Rotta” di Milano si rimette a nuovo in occasione dell’Expo. Il prossimo dicembre partiranno i lavori di riqualificazione per la più importante struttura lombarda per il turismo giovanile. Si tratta di una serie di interventi pensati per migliorare l’ospitalità e far diventare l’Ostello, gestito dall’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù (Aig), una struttura a impatto zero, seguendo criteri di bioediliza ed ecosostenibilità. L’intervento costerà complessivamente 3 milioni di euro e sarà diviso in due fasi. Il Comune ha stanziato 450mila euro a sostegno della prima fase. Un secondo contributo sarà versato nel 2009. Tutti i lavori saranno eseguiti tra dicembre 2008 e aprile 2009 in modo da non sospendere le attività ricettive. Alla presentazione del progetto il Sindaco Moratti e l’assessore Orsatti che ne hanno sottolineato l’importanza anche in previsione dell’Expo del 2015.

Sicet e Sindacati Inquilini chiedono al Governo di cambiare rotta

 Gli articoli 11 e 13 della manovra economica del Governo contengono le misure definite: “Piano casa”. Il Piano prevede la realizzazione di programmi regionali. Di edilizia (cosiddetta) sociale,da attuarsi con accordi di proget-financing tra regioni e privati, definendo : Costituzione di fondi immobiliari destinati alla valorizzazione e all’increment dell’offerta abitativa. Alienazione del patrimonio abitativo pubblico i cui proventi saranno destinati alla costruzione di nuove case popolari; forti premialità in aumento di diritti edificatori; concessione di edificabilità delle aree a standar urbanistico destinato a servizi; utilizzo delle modalità per lo snellimento burocratico previste dalla legge obiettivo. Il SICET e gli altri sindacati degli inquilini hanno fortemente contestato il Piano governativo, specificando che le critiche derivano specificatamente dai seguenti motivi:
1) Non ci sono risorse economiche nuove;
2) Il Piano utilizza stanziamenti per programmi e progetti in fase di realizzazione;
3) Non è rispondente alle esigenze reali dei portatori dei bisogni abitativi;
4) Il provvedimento sfugge le competenze costituzionali esclusive delle regioni e degli enti locali in materia di legislazione urbanistica e di edilizia residenziale pubblica;
5) Così come è scritto il Piano è di difficile realizzazione a causa delle imprecisioni e della mancata regolamentazione degli strumenti operativi (ad esempio dei fondi immobiliari).
In pratica il ministro Tremonti cerca di mantenere inalterata la sua fama di inventore della finanza creativa e ci propina una scopiazzatura disordinata di programmi regionali, in particolare della Lombardia, con l’obiettivo dichiarato di marcare una qualche differenza col precedente Governo. La questione delle risorse è il problema centrale.

La casa Eco-sostenibile non è un sogno…

 Italcementi al fianco dell’architetto Mario Cucinella come partner tecnico per la casa da 100 mq a 100mila euro, costruita con i migliori materiali e le più avanzate tecniche eco-sostenibili. È questo l’impegno concreto che Italcementi ha presentato al Congresso Mondiale dell’Unione Internazionale degli Architetti svoltosi a Torino dal 29 giugno al 3 luglio 2008. Il nuovo modello di abitazione, ideato dall’architetto bolognese nel segno della sostenibilità in architettura, testimonia il continuo impegno di Italcementi nella ricerca e nell’innovazione. I tecnici del Centro Ricerca e Innovazione del Gruppo Italcementi lavorano infatti in stretta collaborazione con lo studio Cucinella per lo sviluppo di materiali da costruzione, tecniche per l’isolamento termico e acustico e processi di industrializzazione per la riduzione dei costi di costruzione della eco-casa.

Box auto, sì al 36% anche senza preliminare registrato

 E’ sufficiente l’accettazione, da parte del consiglio di amministrazione della cooperativa, della richiesta di assegnazione del bene per provare la sussistenza del vincolo pertinenziale. Ammesso il beneficio della detrazione d’imposta del 36% sull’acquisto, da parte dei soci di cooperative edilizie, di box e posti auto pertinenziali anche in assenza di un compromesso di vendita regolarmente registrato. E’ sufficiente infatti che il verbale di accettazione, da parte del Consiglio di amministrazione, della richiesta di assegnazione del bene sia trascritto nel libro delle adunanze e delle deliberazioni, perché i soci della cooperativa edilizia possano fruire dell’agevolazione fiscale sugli acconti pagati con bonifico. Questo, in sintesi, il contenuto della risoluzione n. 282/E del 7 luglio 2008, in risposta alla richiesta di chiarimenti sul diritto alla detrazione Irpef per l’acquisto di box e posti auto pertinenziali realizzati dalle cooperative edilizie (articolo 1, legge 449/1997). L’Agenzia rileva in via preliminare che, come specificato nella circolare 55/2002, nel caso in cui l’atto di acquisto sia stipulato successivamente al versamento di acconti, è riconosciuta la detrazione in relazione ai pagamenti versati con bonifico – fino a concorrenza del costo di costruzione del box dichiarato dal costruttore – a condizione che vi sia una regolare registrazione del compromesso di vendita, in quanto è necessario comprovare il vincolo pertinenziale tra abitazione e box (vedi anche risoluzione 38/2008).