Bonus 36%: un appeal costante nel tempo al Nord, ma anche al Centro e al Sud

La detrazione d’imposta del 36% per le ristrutturazioni edilizie private e condominiali ha sempre un alto indice di gradimento

Non è record, ma l’appeal è ancora grande, nonostante i dati si riferiscano a un periodo dell’anno segnato prima dalle vacanze d’agosto, che riguardano anche chi lavora nel settore delle costruzioni, poi dal lento ritorno alla normalità a settembre e, infine, dal pieno ritmo dell’autunno inoltrato.

Tradotto in numeri l’incremento registrato nei primi dieci mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è più 11 per cento. Da gennaio a ottobre 2009 le comunicazioni pervenute al Centro operativo di Pescara dell‘Agenzia delle Entrate erano, infatti, 368.082, mentre alla fine del mese appena trascorso, il dato 2010 si è attestato a 408.868. Non è boom, ma l’aumento costante delle richieste relative al bonus fa, del 36%, un evergreen.

In tutta l’Italia, a parte il trend di segno contrario della Campania (-3,17%), si rileva un incremento generalizzato dell’11,02 per cento. Sullo scalino più alto del podio la Lombardia, seguita da Emilia Romagna e Veneto. In termini percentuali, però, la medaglia d’oro è assegnata al Trentino Alto Adige (+ 14,64%), l’argento alle Marche (+ 14,58) e il bronzo alla Toscana (+ 14,17). Partendo dal basso, invece, fanalino di coda in percentuale è la Sicilia. Oltre le prime tre, altre sette Regioni hanno sforato il tetto del 10% di aumento, nell’ordine: Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Valle D’Aosta, Calabria, Sardegna e Piemonte.

La tendenza dell’anno è in linea con gli ”usi e costumi” della vita quotidiana. I lavori in casa, infatti, coincidono di solito con la chiusura delle scuole e l’arrivo del caldo. E infatti il picco delle ristrutturazioni edilizie si è registrato a giugno, con l’invio di oltre 53mila comunicazioni di inizio lavori, risultato annunciato già nel mese di maggio che ne aveva registrate 52mila.

Al contrario, il trend delle ristrutturazioni agevolate si è quasi fermato nei mesi invernali (circa 19mila a gennaio e poco più di 27mila a febbraio), ha rallentato nel mese più caldo (ad agosto le comunicazioni sono state 29.582) ed è ripartito con un certo vigore a settembre (45.266), tornando a livelli elevati a ottobre con 51mila richieste.

La consueta top ten delle Province non presenta sorprese, i primi dieci posti restano saldamente nelle mani degli stessi capoluoghi e nelle stesse posizioni. Dalla lettura dei numeri relativi al 36%, in particolare, osservando la vetta e la base della classifica (dal centesimo al centonovesimo piazzamento), il Nord sembra nettamente più affascinato dall’agevolazione rispetto alle altre aree del Paese. La prima città capoluogo di provincia del Sud, ad apparire nella graduatoria, è Bari, che a ottobre scende dal ventitreesimo al ventiquattresimo posto, lasciando spazio all’ascesa di Cuneo.

Fonte: FiscoOggi

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