News. Il decentramento catastale per migliorare i servizi ai cittadini

 Con questa finalità l’ Agenzia del Territorio intende agevolare il passaggio delle funzioni catastali alle amministrazioni comunali rispettando tutte le norme e gli accordi che lo regolano. Dunque non esiste alcun braccio di ferro con i Comuni, come asserito da alcuni organi di stampa.

Lo chiarisce l’ Agenzia del Territorio in una nota diffusa dopo la chiusura delle fase istruttoria per l’ adesione da parte delle amministrazioni comunali alle operazioni di decentramento del catasto, previsto dalla Finanziaria 2007 e attuato dal decreto del presidente del Consiglio pubblicato in vigore dai primi di luglio.

Il vertice dell’ Agenzia esprime fiducia che possano prevalere, lungo tutte le prossime fasi di questo processo, senso istituzionale ed equilibrio da parte delle diverse componenti coinvolte in questa importante innovazione di un servizio chiave, sia per i riflessi tributari che civilistici, dell’ amministrazione finanziaria. Il Territorio ribadisce poi che il decentramento delinea un nuovo sistema fondato sull’ integrazione, sulla sussidiarietà e sull’ interscambio tra Stato e Comuni, che richiede un forte impegno di tutti i soggetti coinvolti.

C’è il gambero, sotto le “case di lusso”

 di Corrado Sforza Fogliani, Presidente Confedilizia

Dalla riduzione dell’Ici prevista dalla nuova Finanziaria sarebbero dunque esclusi – secondo un emendamento del relatore di maggioranza e salvo incidenti di percorso – gli immobili “di lusso” (questo il “messaggio” passato sulla stampa), identificati tout court in quelli delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Una domanda, però, viene subito spontanea. Di questi tempi, infatti, esponenti del governo non fanno altro che predicare una cosa: che il Catasto è inadeguato, è anzi iniquo, va rifatto (e su base patrimoniale, tanto per stare al sicuro ed essere cioè certi di incassare di più, perfino il triplo).

Decentramento catastale: l’Agenzia del Territorio procede alla mappatura delle delibere comunali

 Con il 3 ottobre si è conclusa la fase entro la quale i Comuni erano tenuti ad esprimere la propria opzione circa le modalità di esercizio delle funzioni catastali. Inizia ora l’esame delle opzioni. E’ certo che l’Agenzia del Territorio intende agevolare il processo di decentramento delle funzioni catastali ai Comuni rispettando tutte le norme e gli accordi che lo regolano, avendo come unico orientamento il miglioramento del servizio per il cittadino.