Edilizia in locazione. Sofferenza dei risparmiatori

Urge Cedolare secca per tutti i canoni locativi

Progressivo impoverimento degli investitori del risparmio nell’ edilizia in locazione. Urgono agevolazioni fiscali per la locazione in generale.

Intervenendo ad un convegno di Federlombarda ediliziail presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici ha dichiarato:

”I prezzi degli immobili a Milano tengono ancora, nonostante il calo sensibile del volume di affari del comparto, perché gli investitori nella casa destinata al mercato della locazione stanno mettendo mano ai propri risparmi pur di non alienare un patrimonio edilizio che oggi in molti casi non rende e presenta solo costi.

La crisi economica comincia a mettere a dura prova i risparmiatori dell’ edilizia : la capacità della domanda è inferiore all’ offerta.

Il che si traduce in una crescente disponibilità di immobili per la locazione; immobili per i quali da un lato non c’ è reddito e dall’ altro si continuano a pagare imposte e gravose spese generali di gestione e di amministrazione.

Va dunque alleggerita la pressione fiscale nel settore delle locazioni (che costituisce il volano dell’ intero mercato immobiliare) introducendo quanto prima la cedolare secca sui canoni relativi a tutti i contratti,non solo a quelli agevolati; in tal modo, da una parte si otterrebbe un effetto di calmieramento degli affitti, e d’ altra parte si introdurrebbe una boccata di ossigeno per gli investitori “in sofferenza. Un cedimento dell’ investimento immobiliare in locazione avrebbe conseguenze disastrose per la nostra economia”.

Fonte: Assoedilizia

Commenti (1)

  1. CITO:

    introducendo quanto prima la cedolare secca sui canoni relativi a tutti i contratti,non solo a quelli agevolati; in tal modo, da una parte si otterrebbe un effetto di calmieramento degli affitti, e d’ altra parte si introdurrebbe una boccata di ossigeno per gli investitori “in sofferenza.

    Non concordo….su quale effetto possa avere una iniziativa del genere non ci sono risposte ma se la stessa confedilizia richiede TRE anni di abbonamento per usufruire della agevolazione presunta proposta da Banca Intesa-SanPaoloIM questo dovrebbe dirla lunga su quanti proprietari abbasseranno i prezzi o li manterranno uguali per aumentare i guadagni.

    Che in Italia si sia scelto di seguire una edilizia privata a tutti costi per rimanere in coda ai paesi piu’ avanzati lo capisco ma con questo andazzo prima o poi questo comportamento potrebbe creare dei disagi sociali imprevedibili e incontrollabili.

    Ricordo che in paesi come l’UK e la Francia vengono costruite 30.000 e 50.000 case pubbliche l’anno contro le 2700 nel 2009 in Italia e le 10.000 “promesse” per i prossimi 5 anni.
    In Germania, un paese che del servizio pubblico non puo’ che esserci d’insegnamento, solo il 40% delle famiglie e’ proprietaria di casa. contro oltre il 70% in Italia

    Visto che vi ritenete la classe dirigente riflettete….a meno che vi piaccia vivere attorniati da homeless ignoranti…allora vabbe’ “Grazie” comunque per il vostro umano impegno.

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