L’innovazione: implementare il BIM di Scott Hammond – Technical Marketing Manager Structural Solutions, Autodesk AEC

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Il Building Information Modeling (BIM) sta rapidamente diventando la metodologia guida nei processi di progettazione edilizia e ingegneristica.

Il BIM, metodo di progettazione e documentazione edilizia basato su una rappresentazione digitale dell’edificio computabile, coerente e coordinata, viene comunemente applicato per semplificare i processi di decision making in fase di progettazione, per la produzione accurata di documentazione e informazioni per la produzione e per la valutazione delle performance degli edifici.

Grazie al BIM, gli ingegneri possono disporre di informazioni sempre coordinate, aggiornate e accessibili all’interno di un unico ambiente digitale integrato, il che consente di incrementare la redditività, ridurre i rischi ed eliminare le inefficienze nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione di qualsiasi progetto.

Molte aziende hanno ormai compreso a fondo il concetto di BIM, ma la questione è come riuscire a implementarlo efficacemente. Il processo di implementazione è determinante affinché l’introduzione del BIM all’interno dell’azienda avvenga con successo. Perché tale processo abbia successo, innanzitutto, bisogna tener conto che il BIM genera molti cambiamenti nella professione ingegneristica, comportando l’acquisizione di nuove competenze, l’applicazione di nuovi processi di lavoro, lo sviluppo di nuovi workflow e una migliore conoscenza delle discipline di costruzione. Questi cambiamenti possono sembrare difficili da realizzare, ma con una corretta pianificazione, l’implementazione del BIM può avvenire facilmente e l’azienda ne vedrà presto i benefici.

Questo articolo illustrerà alcune best practices per l’implementazione del BIM.

Elaborare una strategia di implementazione
Per una corretta implementazione del BIM è necessario sviluppare una strategia che vada oltre la semplice formazione e pianificazione dei vari passaggi. In primo luogo, è necessario decidere cosa si vuole ottenere in maniera specifica dal BIM.

La strategia di implementazione deve essere in grado di gestire i cambiamenti di workflow e processi di lavoro che il BIM porta con sé. Spesso, la transizione al BIM nelle aziende avviene in maniera graduale, di progetto in progetto, cosi da far accettare meglio, a dipendenti e clienti, modifiche e riorganizzazione dei tradizionali metodi di lavoro consolidati all’interno della società.

Oltre a prevedere una transizione graduale, la strategia di passaggio al BIM deve anche affrontare il problema di come la nuova soluzione tecnologica coesisterà inizialmente con il disegno 2D o le applicazioni di modellazione in 3D già in uso. Se il BIM sarà gradualmente introdotto, consentirà una transizione morbida che non interferisce con la produttività e con il flusso di lavoro all’interno dell’impresa.

Le aziende dovrebbero anche tenere in considerazione le ampie possibilità offerte dal Building Information Modeling in termini di analisi energetica, stima dei costi e specifiche. Ad esempio, un modello di Revit Structure può essere esportato in una varietà di programmi di analisi strutturale, fornendo agli utenti dati facilmente accessibili in grado di migliorare il processo decisionale e consentire ad architetti e ingegneri di progettare edifici con migliori prestazioni.

Ogni impresa è diversa dall’altra, e le esigenze di ognuna possono variare in base a dimensione e obiettivi aziendali. Se una società gestisce progetti molto grandi, la strategia di implementazione dovrebbe focalizzarsi sulle linee guida per la realizzazione e la gestione di modelli di grandi dimensioni, compresi i requisiti di sistema, le tecniche per ridurre la complessità del modello, e così via.

Non solo la dimensione dei progetti, ma anche la dimensione dell’azienda stessa deve essere presa in considerazione durante il processo di adozione del BIM. Riconoscere bisogni, limiti, punti di forza e obiettivi dell’azienda aiuterà a sviluppare piani d’implementazione più personalizzati, che consentiranno una transizione morbida al BIM, e grazie a esso un incremento di qualità, velocità e produttività a un costo inferiore.

Richiedere supporto esterno
Il passaggio al BIM avviene in modo più efficace e indolore se ci si affida a professionisti qualificati, esperti in piattaforme BIM. Tali professionisti sono in grado sia di aiutare gli impiegati a imparare a usare il BIM in maniera più efficiente, sia di supportare le aziende nelle fasi di passaggio al BIM, fornendo loro corsi di formazione sui software e metodologie di implementazione più produttive. Lavorare con un consulente aiuta ad accelerare il processo di apprendimento del BIM all’interno dell’azienda, il che consentirà di sperimentare i numerosi vantaggi derivanti dal BIM già nelle prime fasi di adozione.

Scegliere una squadra
Al fine di preservare la produttività all’interno dell’azienda mentre avviene la transizione al BIM, molte imprese iniziano la formazione solo di una parte dei dipendenti facendoli lavorare su un progetto pilota, mentre il resto della società continua a lavorare con il vecchio processo sui progetti esistenti.

Grazie all’utilizzo di un team pilota, la produttività all’interno dell’azienda non subisce interruzioni e l’implementazione del BIM può procedere senza inconvenienti. Le aziende più piccole non hanno questo tipo di problematiche, in quanto nel loro caso si ha un minor carico di progetti da trasferire e un numero minore di impiegati da istruire, il che rende già di per sé più veloce la fase di passaggio.

Poiché il BIM rappresenta un nuovo approccio alla progettazione edile e ingegneristica – e non semplicemente una nuova tecnologia di supporto – le imprese devono prestare attenzione alla composizione del team di transizione. Tale squadra deve rappresentare l’intera organizzazione, riflettendo i cambiamenti di fondo che avvengono grazie al BIM.

Il team dovrebbe essere composto da individui aperti alle innovazioni in grado di comprendere i cambiamenti in corso, di modo che la conoscenza del BIM possa espandersi gradualmente a tutti i dipartimenti aziendali.

Scegliere un progetto pilota
Quando si introduce il BIM in azienda, sarebbe bene iniziare con un progetto pilota già noto agli impiegati, di modo che il processo di apprendimento non risulti troppo complicato. Un progetto di piccole dimensioni permetterà al team di concentrarsi sui dettagli e di avere una buona base di partenza per apprendere i processi e le metodologie di lavoro che dovranno applicare per i progetti futuri.

Misurare il ROI dell’investimento effettuato è importante per ogni impresa. Se possibile, il progetto pilota dovrebbe essere un tipo di progetto con specifiche già note, così che i vantaggi del BIM possano essere accuratamente e facilmente calibrati. Alcuni dei vantaggi più importanti apportati dal BIM sono difficili da quantificare: ad esempio più tempo da dedicare per progetti innovativi, presentazioni di progetto più chiare per i clienti, e così via. Tuttavia, altri benefici, come l’incremento della produttività e delle informazioni di progettazione, sono più immediati e relativamente facili da misurare. Analizzare questi dati consente di verificare se il ROI corrisponde alle promesse.

Raccogliere i frutti
Come per un qualunque nuovo processo di lavoro o software, per la piena comprensione del BIM ci vorrà del tempo. Ciononostante, alcuni dei vantaggi del BIM sono da subito visibili e se l’azienda continuerà nell’impegno di adottare questo metodo, il processo migliorerà e diverrà sempre più semplice ed efficiente.

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